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Sahel: la nuova alleanza Mali, Burkina Faso e Niger comincia a muoversi

La nuova alleanza Mali, Burkina Faso e Niger comincia a muoversi. Ouagadougou approva l’invio di truppe per proteggere la Giunta di Niamey, in base a un articolo della “Carta Liptako-Gourma” dell’AES, che imita quello della NATO

La nuova alleanza militare del Sahel (AES) tra Mali, Burkina Faso e Niger comincia subito a muoversi. Il Parlamento di Ouagadougou ha infatti approvato all’unanimità l’invio di truppe nella Nazione vicina per proteggere la Giunta di Niamey da una possibile offensiva dell’ECOWAS. Ciò, in base al principio sancito dall’articolo 6 della “Carta Liptako-Gourma”, secondo cui un attacco alla sovranità e all’integrità territoriale di una o più contraenti nel quadrante africano verrà considerato come un’aggressione contro tutto il blocco e farà scattare in automatico il dovere di assistenza e soccorso, anche militare, per ripristinare e garantire la sicurezza. Di fatto, l’AES ha imitato l’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico della NATO. Si attende ora la decisione di Bamako. Il Mali, però, a differenza del Burkina faso, si trova ad affrontare un problema interno che rende difficile sbloccare forze: quello del Movimento Nazionale per la Liberazione dell’Azawad (MNLA), che ha dichiarato guerra alle FAMA e al gruppo Wagner a Nord, a cui si è aggiunta una improvvisa recrudescenza di attacchi da parte del JNIM, formazione jihadista vicina ad al Qaeda.

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