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Niger, la Giunta annulla la cooperazione militare con il Benin

La Giunta in Niger annulla la cooperazione militare con il Benin. Niamey accusa Cotonou di aver messo a disposizione truppe e assetti per un’eventuale offensiva dell’ECOWAS. Anche con la Francia la tensione è crescente. Intanto la Wagner recluta forze

La Giunta in Niger ha posto fine all’accordo di cooperazione militare con il Benin. Si è trattato della risposta al fatto che il governo di Cotonou avrebbe “autorizzato il dispiegamento di soldati, mercenari e materiali” a sostegno della minacciata offensiva dell’ECOWAS per riportare l’ordine costituzionale nel Paese africano e per reinsediare il presidente eletto, Mohamed Bazoum, ancora prigioniero insieme alla famiglia presso la sua residenza ufficiale. Nel frattempo, proseguono i negoziati tra la Nazione e l’organismo per disinnescare la crisi, anche se finora non si registra alcun progresso. Anzi. Niamey ha alzato il tiro arrestando un cittadino francese: è Stephane Jullien, consigliere per i cittadini francesi all’estero, posto in stato di fermo l’8 settembre e ancora trattenuto dalle autorità nigerine. Queste ultime, peraltro, nei giorni scorsi hanno accusato Parigi di ammassare forze, armamenti ed equipaggiamenti in diversi Stati dell’ECOWAS in preparazione all’offensiva. A seguito dei due episodi si registra una tensione crescente tra la Francia e il Niger, che i partner di Parigi riescono a stento a contenere. Intanto, il gruppo Wagner sta reclutando sui suoi canali Telegram forze da inviare nel Paese e pianifica di trasferirne altre dal Mali. La crisi con il Movimento Nazionale per la Liberazione dell’Azawad (MNLA) a Nord, però, sta scombinando i piani dei contractors.

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