Un drone di Teheran si è avvicinato troppo, effettuando manovre pericolose, al Carrier Strike Group IKE, che solo il giorno prima era transitato nello Stretto di Hormuz.
NATO addestra la Georgia su Non-Article 5 Crisis Response Operations

La NATO sta addestrando i vertici militari della Georgia a pianificare e condurre manovre addestrative legate a una Non-Article 5 Crisis Response Operation (NA5CRO). L’occasione è stata l’esercitazione NATO-GEO EX16, che si è appena conclusa. Nell’occasione, personale proveniente da 14 paesi membri e partner dell’Alleanza (Turchia, Lettonia, Lituania, Olanda, Romania, Ungheria, Romania, Ungheria, Belgio, Slovenia, Regno Unito, Stati Uniti, Ucraina e Macedonia) hanno testato le capacità dello Stato maggiore di Tbilisi nel guidare una brigata multinazionale in uno scenario simulato. Questo, di limitata complessità, prevedeva anche combattimenti e alcuni momenti di media intensità. Le manovre si sono svolte presso il Joint Training and Evaluation Center (JTEC) a Krtsanisi. Obiettivo dell’iniziativa, la prima che coinvolge lo Stato maggiore della Georgia in una risposta multinazionale a una crisi, ha avuto come obiettivo rafforzare le capacità di Tbilisi di autodifesa, deterrenza e resilienza.
Lo sviluppo delle relazioni NATO-Georgia
L’esercitazione è stata la seconda tra la NATO e la Georgia ed è avvenuta nell’ambito di un pacchetto di 13 misure per rafforzare le capacità di difesa del paese, stabilite nel vertice dell’Alleanza Atlantica in Galles del 2014 e rafforzate in quello di Varsavia nel 2016. Il prossimo passo per le forze armate di Tbilisi è far sì che abbiano un’effettiva interazione con i più alti comandi del Patto Atlantico e maggiori capacità di comando e controllo nella struttura di vertice dell’Alleanza. Le relazioni formali tra il paese e l’Organismo sono cominciate dopo il summit di Bucarest del 2008. A settembre di quell’anno, infatti, fu costituita una “NATO Georgia Commission” (NGC), come forum sia per consultazioni politiche sia per cooperare a livello pratico, al fine di sostenere Tbilisi nel raggiungimento del suo processo di trasformazione per raggiungere gli standard dell’Alleanza. A seguito di ciò, la NGC ha creato il pacchetto di misure: il Substantial NATO Georgia Package (SNGP).
L’SNGP e le Non-Article 5 Crisis Response Operations
Nel corso del vertice in Galles, i capi di stato e di governo hanno approvato l’SNGP e delle sue iniziative. In base a quanto stabilito, questo servirà come veicolo di Defense Capacity Building per la Georgia. Un’ulteriore evoluzione, poi, è avvenuta a ottobre del 2015, quando il Military Committee della NATO ha approvato il Bi-Strategic Command assessment and recommendation, necessario per condurre esercitazioni bilaterali nel paese caucasico. Anche in relazione alle NA5CRO: queste possono essere descritte secondo la dottrina del’Alleanza Atlantica come operazioni multifunzionali, che comprendono attività politiche, militari e civili, avviate ed eseguite in conformità al diritto internazionale, compreso il quello internazionale umanitario. Scopo di questo tipo di attività è contribuire alla prevenzione e risoluzione dei conflitti e gestione delle crisi, o servire scopi umanitari, nel perseguimento di obiettivi dell’Alleanza dichiarati.