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Myanmar, la Giunta arruola “i pazzi” per massacrare i manifestanti

La Giunta del Myanmar arruola “i pazzi” per massacrare i manifestanti

La Giunta in Myanmar alza il tiro contro i manifestanti: oltre a continuare a sparare sui manifestanti, ha arruolato civili per minacciare la popolazione e attaccare chi è sceso in strada. Il tutto per 5 dollari di ingaggio. Lo denunciano fonti locali. Sono veri e propri gruppi di squadristi, che vengono trasportati su camion e scaricati vicino ai luoghi dove sono in corso proteste o dove si trovano i “nemici della patria”. Una volta arrivati scendono e, armati con mazze e bastoni, cominciano a picchiare all’impazzata, senza fare distinzioni di sesso ed età. Operano sempre in gruppi, diretti da militari in borghese, che indicano loro i bersagli da colpire. Li chiamano i “fool”, i pazzi, e gli abitanti della popolazione asiatica ne sono terrorizzati.

Un gruppo dei “pazzi” che viene scaricato da un camion

I Fools in azione contro un manifestante

Intanto, riappare per la prima volta Aung San Suu Kyi. Il suo legale: Sta bene

Il Myanmar continua a essere nel caos. Dal 1 febbraio, quando avvenne l’ennesimo colpo di stato della Giunta, le violenze continuano su base quotidiana. I media e i testimoni denunciano scontri e inseguimenti tra polizia e manifestanti. Non solo a Yangon, ma anche nelle altre città principali del paese asiatico. Intanto, per la prima volta dal suo arresto, è apparsa in video la leader e consigliere dello Stato, Aung San Suu Kyi. L’occasione è stata il processo in cui è accusata di importazione illegale di radio trasmittenti e di aver organizzato una protesta durante la pandemia. Lo ha annunciato il suo avvocato, Khin Maung Zaw, confermando il suo buono stato di salute. Il legale, però, non ha voluto rendere noti ulteriori dettagli per la sicurezza della sua assistita.

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