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Medio Oriente, l’Iraq è nel caos e si avvicina alla guerra civile

L’Iraq è nel caos e si avvicina alla guerra civile. Le proteste violente a Baghdad per l’abbandono della vita politica da parte di al-Sadr aumentano e prendono di mira le milizie pro-Iran

L’Iraq è nel caos e la situazione potrebbe velocemente degenerare ancora. I supporter di Moqtada al-Sadr sono scesi in strada il 29 agosto a Baghdad e hanno prima invaso il palazzo Presidenziale. Poi, si sono schierati all’interno e attorno alla Green Zone, armandosi e cominciando ad attaccare obiettivi legati agli sciiti pro-Iran. In particolare, sono state date alle fiamme diverse sedi di Hashd al-Shaabi (PMU) sia nella capitale sia in altre regioni. In primis a Bassora dove l’ex Esercito del Mahdi e l’imam sono più forti. La causa è l’annuncio di al-Sadr del suo ritiro definitivo dalla politica, in quanto non è riuscito a formare un governo a quasi un anno dal suo trionfo elettorale. Ciò, principalmente a causa degli sciiti alleati di Teheran, capeggiati dall’ex premier Nouri al-Maliki, che hanno bloccato ogni tentativo per obbligare invano il “rivale” interno a ottemperare alle loro richieste.

L’esercito per ora si limita a contenere le violenze, ma si temono reazioni muscolari e vendette dalle PMU

La prima avvisaglia sul nervosismo crescente dei supporter di al-Sadr è stata la loro irruzione in Parlamento a giugno, interrotta solo dopo l’intervento dell’imam. Poi, ci sono state alcune scaramucce e, infine, si è arrivati in queste ore all’invasione armata delle strade a Baghdad. La situazione è estremamente fragile e pericolosa. C’è il rischio che gli scontri subiscano improvvise escalation e che in breve si arrivi a una carneficina. L’esercito, infatti, finora è intervenuto solo marginalmente, cercando di contenere le proteste piuttosto che fermarle. Se però il governo decidesse di adottare una risposta più muscolare, gli scontri si trasformerebbero presto in battaglie. Inoltre, c’è la questione delle PMU. Le milizie pro-Iran, con cui sono in corso gli scontri, cercheranno vendetta e non è escluso che nelle prossime ore non passino al contrattacco, cercando di colpire i nemici. In quel caso, il passo verso una guerra civile sarebbe molto breve.

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