Due velivoli dell’Alleanza Atlantica saranno di base in Lituania monitoreranno le attività degli aerei e dei missili di Mosca sul Baltico nell’ambito della Air Policing.
Maritime Security, la MARSEC Review di Praesidium International di ottobre

OTTOBRE 2022 // MARSEC REVIEW
a cura di Praesidium International e della piattaforma M.A.R.E.
Il Sud-Est Asiatico
Nel mese di ottobre nel Sud-Est Asiatico si sono registrati tre episodi legati alle attività di bande criminali contro navi in transito nel quadrante dello Stretto di Singapore. Due si sono verificati lo stesso giorno e sono stati probabilmente perpetrati dal medesimo gruppo. Come spesso accade nella zona, gli autori di reati di solito riescono a salire a bordo delle navi, anche in navigazione, e a rubare le attrezzature. Più a sud, all’ancoraggio di Panjang è stata abbordata una nave e alcune attrezzature sono state rubate. Nelle Filippine, la Guardia Costiera è stata posta in massima allerta per l'”Undas”, la festa di Ognissanti, con il risultato che si prevede una maggiore presenza nelle acque locali delle security asset.
L’Oceano Indiano
Nella regione dell’Oceano Indiano, la tregua tra gli Houthi e la coalizione a guida saudita si è conclusa nei primi giorni di ottobre. Come previsto, la battuta d’arresto ha portato alla recrudescenza delle minacce legate al conflitto yemenita verso il trasporto commerciale nell’area. “Attacchi di avvertimento” sono stati effettuati dagli Houthi in due porti petroliferi yemeniti e il porto di Al-Mukalla è stato temporaneamente chiuso a causa della presenza di droni all’interno del perimetro. Ulteriori incidenti marittimi sono probabili nelle prossime settimane con l’intensificarsi del conflitto sul terreno.
Nel Golfo dell’Oman, il mese di ottobre ha registrato diverse operazioni contro il traffico di droga, effettuate da assetti navali della Combined Task Force 150 (CTF150). Più a nord, nello Stretto di Hormuz, il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) ha sequestrato la petroliera greca ARIANA perché sospettata di trasportare carburante di contrabbando. A maggio due petroliere greche erano state sequestrate nella stessa zona per motivi analoghi.
Il Mar Nero
Nel Mar Nero, il conflitto tra Ucraina e Russia continua ad avere un forte impatto sul commercio marittimo e sulle infrastrutture. All’inizio del mese, il ponte sullo stretto di Kerch è stato parzialmente danneggiato a seguito di un attacco ucraino. Una settimana dopo il porto di Mykolaiv è stato nuovamente preso di mira dai russi con l’uso di droni kamikaze. Le scaramucce delle ultime settimane sono culminate nell’attacco del 29 ottobre al porto di Sebastopolicon l’uso di droni aerei e marini. L’attacco è riuscito a danneggiare alcune infrastrutture portuali e uno, forse due mezzi navali, inclusa una fregata. La reazione immediata dei russi è stata quella di sospendere la loro partecipazione alla Black Sea Grain Initiative (BSGI) esponendo le navi mercantili a possibili attacchi durante le prossime settimane.
Il Mediterraneo
Nel mese di ottobre, nel Mar Mediterraneo, si sono registrati diversi incidenti che hanno coinvolto migranti. L’area più colpita rimane l’asse Tunisia-Italia con almeno 3 eventi segnalati. Altri soccorsi, operati da Ong, sono stati registrati in prossimità delle acque territoriali libiche. I porti italiani di Lampedusa, Crotone e Taranto restano i principali porti di sbarco dei migranti soccorsi. Nel settore orientale del quadrante le autorità israeliane continuano ad attaccare la comunità locale di pescatori palestinesi, con ottobre che registra il maggior numero di eventi degli ultimi mesi. Non è insolito che le forze navali israeliane sparino contro i pescherecci, anche con lacrimogeni, nel tentativo di costringerli a tornare a riva.
Il Golfo di Guinea
Nelle acque del Golfo di Guinea, il periodo di calma durato dal dicembre 2021 è stato interrotto da un incidente di rapina in mare avvenuta contro una nave di rifornimento offshore (OSV) locale al largo di Escravos nel Delta del Niger. Sebbene l’incidente non sia visto come una minaccia diretta per le navi mercantili internazionali, dimostra comunque la capacità dei gruppi locali di agire indisturbati, soprattutto analizzando il loro modus operandi.
Le tensioni intorno all’assegnazione all’ex leader del MEND Tompolo di un importante contratto di sicurezza non si sono allentate, con diversi gruppi che hanno presentato ultimatum al governo federale in tutta la più ampia regione del Delta del Niger. Inoltre, i cambiamenti a livello locale, comprese le strategie anti-furto di petrolio recentemente applicate, potrebbero sconvolgere alcuni equilibri che, insieme alle imminenti elezioni del febbraio 2023, rischiano di innescare una recrudescenza della pirateria marittima offshore verso la fine del quarto trimestre del 2022.
America centrale
In America Centrale, la Guardia Costiera degli Stati Uniti ha eseguito diverse interdizioni contro i migranti cubani illegali che tentavano di raggiungere le isole di Key West. Altri migranti sono stati intercettati tra la Repubblica Dominicana e Porto Rico. Tutti di nazionalità haitiana, stavano tentando di fuggire dalla drammatica situazione che ha afflitto la loro patria. Più a sud, a Lima, è stato registrato una rapina in mare contro una petroliera che ha segnato il decimo evento segnalato nella stessa area nel 2022. Dopo Macapa in Brasile, il porto di Lima è il più interessato da episodi di questo tipo nel continente latinoamericano. Infine, in Brasile, le proteste a sostegno del presidente uscente Bolsonaro sono state organizzate da camionisti locali in tutto il paese. Il porto di Santos e Paranagua vedranno probabilmente le loro operazioni interrotte durante i primi giorni di novembre poiché il movimento dei carichi di grano in tutto il paese rimarrà inattivo.