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La Turchia annuncia un’operazione navale nel Mediterraneo orientale

La Turchia annuncia la nuova operazione navale Mediterranean Shield, che impiegherà 2 corvette e altrettanti sottomarini

La Turchia ha annunciato l’implementazione di un’operazione navale nell’area est del Mediterraneo. Nome delle manovre: Mediterranean Shield. Scopo: garantire e proteggere gli interessi e i bersagli di Ankara nella zona. All’operazione partecipano, secondo fonti ufficiali del paese, almeno 2 corvette e altrettanti sottomarini delle TAF. Non è chiaro, però, se Ankara si sia confrontata precedentemente con la NATO e l’Unione Europea. Né se vi siano accordi in tal senso. L’Alleanza Atlantica è presente nel Mediterraneo con l’operazione Sea Guardian e con i gruppi navali (Standing NATO Maritime Group) SNMG1 e SNMG2 con compiti anti-terrorismo e di pattugliamento. L’Unione Europea, invece, schiera l’operazione Themis (nell’area centrale) ed EUNAVFOR MED Sophia. E l’Italia partecipa a tutte le missioni.

Non è chiaro se le manovre navali nel Mediterraneo siano concordate con NATO e UE. Ma comunque, rappresentano una grande incognita per la stabilità dell’area

La presenza di assetti militari di mare della Turchia in Mediterraneo è una grossa incognita per la stabilità l’area. Sia per le regole di ingaggio di Ankara che, come si è visto in Siria, sono diverse sia da quelle della NATO e della UE, sia per gli obiettivi prefissati. Non è chiaro, infatti, quali siano gli “interessi nazionali” turchi da tutelare nello specchio di mare, né fino a dove si spingerà la missione Mediterranean Shield. Ciò potrebbe riflettersi sull’operatività e sulla sicurezza del personale delle missioni dell’Alleanza e dell’Unione Europea nell’area. Senza contare che i rischi che i paesi che si affacciano sull’area, come Israele e il Libano, possano reagire a quella che sembra una nuova ed ennesima provocazione di Recep Tayyp Erdogan.

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