Continua la guerra a Badia tra i soldati e i jihadisti. IS, intanto, cerca di reperire fondi taglieggiando i pastori con la scusa della zakat.
Iraq-Siria, la sconfitta di Isis è celebrata anche da un incontro al confine
Incontro storico al confine Siria-Iraq tra Cizire Storm e ISF per la sicurezza anti-Isis
La sconfitta di Isis in Iraq e Siria è stata celebrata non solo con una parata a Baghdad. Ma anche con un incontro storico al confine tra i due paesi. Le SDF dell’operazione Cizire Storm (Al Jazeera) si sono riunite con le ISF per discutere del futuro dell’area. Obiettivo del meeting è stato stabilire come proteggere le popolazioni delle due nazioni dagli ultimi miliziani del Daesh, che si spostano lungo le frontiere. Sia a livello di semplici jihadisti sia di leader. Lo scopo per entrambi è lo stesso: fuggire dai campi di battaglia dello Stato Islamico. A seguito di ciò, i combattenti curdi e quelli iracheni hanno stabilito di aprire un centro di coordinamento congiunto per la gestione dei confini a Deir ez-Zor. I primi erano rappresentati dai comandanti Hasan Qamişlo e Engizek Khalil, mentre i secondi dai generali Qasem Muhammad Salih e Abdul Hussain.
A Raqqa proseguono le operazioni di bonifica dalle mine e dalle trappole esplosive, disseminate dal Daesh
Intanto, a Raqqa il Civil Council ha incontrato le organizzazioni Titr Tak e Mac, specializzate nello sminamento. Nella ex capitale Isis, infatti, i miliziani hanno disseminato centinaia di ordigni e trappole. I primi quartieri sono stati già bonificati, tanto che la popolazione locale è tornata alle proprie case. Inoltre, sono sicure le stazioni elettriche, alcune scuole e forni. Rimangono, però, molte altre zone ancora a rischio degli esplosivi del Daesh. Nel summit sono state deliberate le nuove aree in cui le due organizzazioni. Nel frattempo, queste hanno affisso in tutta la città numerosi poster per avvisare gli abitanti locali dei pericoli delle mine dello Stato Islamico e degli ordigni inesplosi (UXO). Oltre alla bonifica, peraltro, è cominciata anche la riabilitazione di alcune strutture strategiche, come l’impianto di acqua potabile di Beer al-Hashim.