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Iraq/Siria, giallo sulla possibile cattura del nuovo leader Isis

La possibile cattura del nuovo leader Isis, Abu Ibrahim al Hashemi al Quraishi, si tinge di giallo. Le ISF: Abbiamo in custodia Abdul Nassir Qardash, il califfo dello Stato Islamico. Alcuni esperti, però, ritengono che l’uomo sia un comandante di medio-alto livello. Dalle fonti ufficiali e da IS nessun commento per ora
Giallo sulla possibile cattura del nuovo leader Isis, Abu Ibrahim al Hashemi al Quraishi, di cui Difesa e Sicurezza aveva dato conto i primi di maggio. Nelle scorse ore, le forze di sicurezza irachene hanno annunciato di aver arrestato Abdul Nassir Qardash, che si ritiene possa essere il nuovo califfo dello Stato Islamico, nominato dopo la morte di Abu Bakr al-Baghdadi. Però, secondo Hassan Hassan (tra i massimi studiosi dell’universo dell’islam radicale), citato da Repubblica, l’uomo in realtà non è il comandante in capo Daesh; bensì un alto funzionario. Al momento, peraltro, non ci sono commenti a riguardo né dalle fonti ufficiali né dai canali o dagli organi di propaganda IS. In questi casi, invece, solitamente soprattutto le smentite sono repentine.
Il secondo elemento di mistero è chi abbia catturato Qardash, quando e dove. Secondo le nostre informazioni è stato arrestato in un raid delle SDF-Inherent Resolve agli inizi del mese ad Al-Zar (Deir Ezzor)
Peraltro, c’è un secondo elemento di mistero sulla cattura di Qardash, in quanto le ISF non hanno fornito dettagli. Il comandante Isis, secondo quanto ci risulta, è arrestato dalle SDF in Siria, che poi lo hanno consegnato alle forze di sicurezza irachene. Il passaggio sarebbe derivato dalla cooperazione reciproca quotidiana tra le due forze, confermata dal portavoce del Comando Operativo Congiunto (JOC) in un’intervista a Rudaw. L’arresto, invece, è avvenuto all’inizio del mese nell’ambito di un’operazione mirata delle forze speciali curde (HAT) e di Inherent Revolve ad Al-Zar (Deir Ezzor). La stessa Coalizione Internazionale ha annunciato su Twitter la cattura di un comandante Daesh di medio livello e le SDF hanno aggiunto che l’uomo, un iracheno, era stato immediatamente trasferito per essere interrogato. Nessun riferimento, però, sulla sua identità.
Il terzo elemento è la presenza del califfo Daesh segnalata nell’ovest dell’Iraq alla fine di aprile. Il leader avrebbe quindi potuto facilmente entrare in Siria, passando da Qaim, e arrivare ad Al-Zar
Un terzo elemento che complica il giallo è il fatto che il califfo Isis a fine aprile era stato rilevato dall’intelligence locale nell’ovest dell’Iraq. Perciò, non è escluso che possa essere entrato in Siria, probabilmente passando da Qaim. Sarebbe anche plausibile la sua eventuale presenza ad Al-Zar quando c’è stata l’operazione joint SDF-Inherent Resolve. Peraltro, le forze curde dai giorni successivi all’arresto di Qardash hanno incrementato notevolmente le manovre contro lo Stato Islamico a Deir Ezzor. Soprattutto, i raid mirati contro i leader e i facilitatori. L’ipotesi è che dagli interrogatori dell’uomo siano emerse informazioni importanti su Daesh nella regione. Anche qui, però, non ci sono conferme o smentite.
Photo Credits: Al-Arabiya