Un drone di Teheran si è avvicinato troppo, effettuando manovre pericolose, al Carrier Strike Group IKE, che solo il giorno prima era transitato nello Stretto di Hormuz.
Iraq, a Mosul Isis perde altri 3 quartieri

Offensiva anti-Isis si concentra ad Al-Zuhur, sulle sponde del Tigri. Il fiume è strategico, divide in due la città. Soperte nuove fosse comuni a Tal Afar e Falluja
Si avvicina la fine per Isis in Iraq, col progredire veloce dell’offensiva a Mosul. Il contingente misto dell’operazione “Stiamo Arrivando Niniveh” ha conquistato altri 3 quartieri nell’area nord orientale della città. tanto che questi sono stati dichiarati “liberi” dalla presenza del Daesh. Le aree bonificate dalla presenza di miliziani sono Qadisiya2, Mahrouq e Abbadi. Consolidati i risultati, l’esercito iracheno sta indirizzando i suoi sforzi verso il fiume Tigri, che divide in due la città. L’obiettivo è raggiungere al più presto il centro per la battaglia decisiva. Al momento si trova a meno di 5 chilometri dal fiume e conta di prendere il controllo della sponda sud entro pochi giorni. In queste ore si sta, infatti, combattendo per conquistare completamente Al-Zuhur. Le forze sul terreno sono supportate dagli elicotteri Apache. Questi proteggono i soldati e prevengono tentativi di contrattacchi a sorpresa dallo Stato Islamico.
Offensiva anti-Isis ad Al-Zuhur procede a ritmo prudente: quasi tutti gli edifici sono stati trappolati
L’avanzata nel quartiere di Mosul, però, procede in modo prudente: ciò perché – secondo quanto riferiscono i media locali – quasi ogni edificio è stato “trappolato”: cioè al suo interno è stato collocato dell’esplosivo, collegato a congegni in grado di attivarsi al passaggio delle truppe. Queste, infatti, necessariamente devono procedere casa per casa per liberare completamente la zona dalla presenza di Isis. In Iraq dal giorno dell’avvio dell’offensiva a oggi, le forze coinvolte hanno cacciato i jihadisti del Daesh da 23 piccoli e grandi quartieri della provincia; soprattutto nell’area Est di Mosul. Le manovre sono cominciate ufficialmente il 17 ottobre. Da alcuni giorni, comunque, erano stati inviati nella zona assetti di forze speciali: la loro funzione era quella di monitorare i movimenti dello Stato Islamico e preparare il terreno per l’arrivo dei militari.
La scoperta di nuove fosse comuni
Nel frattempo, a ovest di Mosul – a Tal Afar – e a Falluja sono state scoperte tre fosse comuni. Due nella prima aerea e una nella seconda. Il macabro ritrovamento è stato effettuato dalle forze paramilitari sciite di al-Hashd al-Shaabi, impegnate nell’offensiva contro Isis. Sembra che contengano decine di corpi, anche se non ci sono conferme ufficiali sui numeri, di persone giustiziate dal Daesh. Lo confermerebbero i segni inequivocabili di ferite a bruciapelo e di altro tipo. Di certo c’è che solo a Falluja sono stati rinvenuti i resti di 15 persone, appartenenti alle forze di sicurezza dell’Iraq. Questi potrebbero essere stati uccisi dallo Stato Islamico nel corso degli ultimi 3 anni. nel primo caso, invece, ci sarebbero anche molti civili. E’ ben nota, infatti, la pratica dei miliziani del Califfato di giustiziare chi si rifiuta di collaborare con loro.