Si sospetta che sia in programma unna riunione importante tra IRGC, Hezbollah e gruppi alleati. Solitamente, infatti, i comandanti si spostano con prudenza e isolati.
Iraq, Isis perde anche il comandante della Wilayat di Falluja

Le ISF hanno arrestato a Baghdad il leader Isis per la Wilayat di Falluja. La sua cattura potrebbe essere legata all’operazione Victory Will (Irada al-Nasr), in corso tra Anbar, Nineveh e Salahuddin
Le ISF hanno assestato un altro duro colpo a Isis in Iraq, che si aggiunge all’operazione Victory Will (Irada al-Nasr) in corso ad Anbar, Nineveh e Salahuddin. L’intelligence di Baghdad ha catturato due elementi dello Stato Islamico, di cui uno era l’ex comandante in capo della Wilayat (provincia) di Falluja. Nell’operazione sono stati anche sequestrati due container di nitrato d’ammonio, un componente usato come fertilizzante ma anche per produrre esplosivo. Sembra, peraltro, che la cattura dei due jihadisti Daesh sia collegata ale manovre nel deserto. Non ci sono conferme ufficiali, ma le informazioni sull’ubicazione dei miliziani (a ovest della capitale) potrebbero essere state fornite ai militari da elementi del gruppo catturati nelle scorse ore nel deserto. Di certo c’è invece, che i due fondamentalisti IS pianificassero attacchi da compiersi prossimamente. Forse proprio per vendetta a seguito dell’offensiva.
Le manovre intanto procedono spedite. Daesh perde altro territorio nel deserto iracheno al confine con la Siria
Intanto, Victory Will procede a ritmo spedito nel triangolo delimitato. Le ISF nelle scorse ore hanno smantellato un’altra base Isis a Nineveh e bonificato diversi villaggi al confine con la Siria. La risposta dello Stato Islamico finora è stata limitata, ma non sono esclusi tentativi di contrattacco nel prossimo futuro. I miliziani Daesh, infatti, sanno che le manovre non termineranno fino a che la grande sacca di resistenza nella zona non sarà stata neutralizzata (non a caso nell’area di operazioni stanno confluendo altre unità di Baghdad). Inoltre, non hanno vie di fuga a ovest, in quanto le SDF di Jazeera Storm e l’esercito di Damasco (SAA) stanno sigillando i confini con Deir Ezzor. Di conseguenza, non c’è alternativa a combattere.