Lanciati dallo Yemen missili e droni contro la Unity Explorer, la M/V Number 9 e la Sophie II. La USS CARNEY interviene, ma la tensione nell’area è in crescita.
Iraq, ISF e Inherent Resolve prendono di mira le basi Isis in costruzione

ISF e Inherent Resolve prendono di mira le basi Isis in costruzione a Salahuddin e Diyala. In corso nuove operazioni contro i campi di addestramento e i rifugi dei jihadisti
Nuova operazione delle ISF contro Isis a Salahuddin e Diyala. Numerosi assetti dell’esercito iracheno stanno convergendo nella valle Sarsar per una serie di raid mirati contro le cellule IS. Le forze anti-terrorismo hanno preso di mira in particolare i campi di addestramento e le basi segrete dei jihadisti, molti dei quali ancora in costruzione. Le operazioni sul terreno sono supportate anche dalla componente aerea di Inherent Resolve e finora hanno portato alla distruzione di alcune gallerie, grotte ed edifici, nonché magazzini di armi e munizioni. Inoltre, è stata scoperta e neutralizzata una trivella, usata dai miliziani per scavare tunnel. Compiuti anche diversi arresti di terroristi appartenenti alla “Iraqi Province”. Infine, un comandante del gruppo è stato catturato mentre cercava di lasciare l’area in cui era in corso un raid, vicino al fiume Naryn.
IS, come conferma CENTCOM, è ancora un pericolo concreto. Ha ancora molti fondi e senza un pressing prolungato hanno il potenziale per riprendere il controllo del terreno in un periodo di tempo relativamente breve
Per gli USA e l’Iraq, infatti, Isis non è stato ancora sconfitto. Seppure i jihadisti hanno perso la guerra dal punto di vista militare, hanno ancora molte risorse. Il generale Frank McKenzie, a capo del CENTCOM (il Comando militare centrale USA) lo ha confermato al Wall Street Journal. “Lo Stato Islamico è ancoraì pieno di liquidità, nonostante le battute d’arresto dello scorso anno – ha spiegato -. Setiene riserve finanziarie e una serie di flussi di entrate che i funzionari della sicurezza statunitensi e occidentali avvertono potrebbero contribuire a una pericolosa rinascita”. Inoltre, “le condizioni di fondo che hanno permesso l’ascesa di IS rimangono”. I terroristi “continuano ad aspirare a riprendere il controllo del terreno fisico e, senza un pressing prolungato, hanno il potenziale per farlo in un periodo di tempo relativamente breve”.