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Iraq, escalation di tensioni a Baghdad: protagonisti i seguaci di al-Sadr

Escalation di tensioni a Baghdad: protagonisti i seguaci di al-Sadr. Dopo l’assalto all’ambasciata di Svezia, la milizia Saraya al-Salam si asserraglia in un ristorante

In Iraq la tensione torna improvvisamente alle stelle. Un gruppo di supporter dell’imam Moqtada al-Sadr, si è scontrato con le ISF a Baghdad dopo essersi riunito in piazza Tahrir e aver occupato alcune aree della capitale, tra cui Sadr City, al-Baladiya e New Baghdad. La protesta è scoppiata dopo che il premier del Paese mediorientale, Mohammed Shia’ al-Sudani, aveva ordinato agli uomini della milizia Saraya al-Salam, erede dell’Esercito del Mahdi, di evacuare un ristorante turco in cui si erano insediati. Ciò, in quanto l’edificio dovrebbe diventare una caserma di polizia. Il gruppo si è rifiutato di eseguire gli ordini, affermando che avrebbe obbedito solo se la richiesta fosse arrivata dall’imam sciita. Inoltre, ha chiamato rinforzi facendo circondare l’infrastruttura da uomini equipaggiati con armi pesanti e impedendo alle forze di sicurezza locali di avvicinarsi. Queste ultime, nonostante alcuni piccoli scontri, per il momento non sono intervenute in massa. Allo stesso tempo, però, hanno isolato l’area e si sono schierate in assetto da battaglia.

Intanto, in Danimarca è stata bruciata un’altra copia del Corano: le ambasciate sono in allarme per l’escalation di violenza che coinvolge il Movimento Sadrista

 Quello del ristorante è solo l’ultimo episodio di violenza che coinvolge i supporter di al-Sadr negli ultimi tempi. Il 20 luglio, infatti, i membri del Movimento Sadrista avevano assaltato l’ambasciata svedese in Iraq a seguito del fatto che un rifugiato nel Paese europeo aveva bruciato una copia del Corano. I giorni precedenti gli stessi uomini avevano organizzato una manifestazione di protesta a Baghdad su incitamento dello stesso imam sciita e prima di allora c’erano stati scontri tra i suoi sostenitori e le ISF a causa della decisione di al-Sadr di “congelare” il Movimento Sadrista per un anno. La tensione nella Nazione mediorientale sta subendo un’improvvisa escalation e rischia di peggiorare ulteriormente nel prossimo futuro a causa di nuovi episodi in cui rifugiati iracheni hanno bruciato una copia del Corano (l’ultimo è avvenuto circa un giorno fa a Copenaghen). Non è un caso, infatti, che gli Stati Uniti abbiano chiesto alle autorità locali di incrementare i livelli di protezione delle ambasciate straniere nel Paese e che le stesse sedi diplomatiche si siano già cominciate a muovere in autonomia per migliorare la loro sicurezza.

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