Ouagadougou approva l’invio di truppe per proteggere la Giunta di Niamey, in base a un articolo della “Carta Liptako-Gourma” dell’AES, che imita quello della NATO.
Iraq, continuano gli attacchi agli USA per l’anniversario della morte di Soleimani

Continuano gli attacchi agli USA in Iraq per l’anniversario della morte di Soleimani. Quarta aggressione a Camp Victory dal 3 gennaio 2021. Inherent Resolve finora non ha reagito, ma potrebbe farlo presto. Il diritto all’auto-difesa rimane nonostante la fine della missione combat
Non si fermano gli attacchi delle milizie pro-Iran contro le basi di Inherent Resolve in Iraq. Nelle scorse ore c’è stato il quarto lancio di missili dal 3 gennaio 2021 contro Camp Victory, la struttura vicino all’aeroporto di Baghdad che ospita le truppe americane. Si ritiene sia partito dal quartiere di al-Jihad, dove è stato ritrovato un lanciatore. L’obiettivo dei terroristi è vendicare il generale Qasem Soleimani e il comandante di Hashd al-Shaabi (PMF), Abu Mahdi al-Muhandis, uccisi il 3 gennaio 2020. Oltre ai missili, i miliziani hanno usato anche droni armati per cercare di colpire la base nei giorni scorsi. Fortunatamente, però, ogni tentativo è stato neutralizzato o è fallito. I soldati USA finora non sono intervenuti, ma non è escluso che prossimamente decidano di reagire attivamente alle minacce con raid o strike. La Coalizione, infatti, ha concluso la missione combat, ma mantiene sempre il diritto all’auto-difesa.