La decisione fa parte della revisione della dottrina militare, necessaria per contrastare la “guerra ibrida dell’Occidente” contro Mosca. Obiettivo: proteggere Oceani e Artico.
Iraq, al via una nuova offensiva in massa contro Isis a Salahuddin
Comincia la terza fase dell’operazione anti-Isis Heroes of Iraq. Le ISF e Inherent Resolve prendono di mira i nascondigli e le reti di supporto dello Stato Islamico a Salahuddin fino al confine con Diyala, Kirkuk e Anbar
Isis, oltre che a Deir Ezzor in Siria, sta subendo una violenta offensiva anche in Iraq. Le ISF, in cooperazione con Inherent Resolve, hanno lanciato la terza fase dell’operazione su vasta scala “Heroes of Iraq”. Obiettivo: smantellare i nascondigli e le reti di supporto dei miliziani dello Stato Islamico. Le manovre coprono un’area di circa 4.853 km2 a Salahuddin fino alle province di Diyala, Kirkuk e Anbar. Vi partecipano il Joint Operations Command (JOC), la polizia federale, la milizia para-militare Hashd al-Shaabi (PMF), l’intelligence di Baghdad e i comandi militari provinciali, che prederanno i terroristi su tre assi. La copertura aerea dei raid sarà fornita dall’Aeronautica locale e dalla Coalizione. Anche la Falcon Cell ha contribuito, mappando i movimenti e ubicazione dei covi dei jihadisti Daesh.
A gennaio era cominciata la prima fase delle manovre nell’ovest dell’Iraq. Poi, i primi di giugno, c’è stata la seconda che ha pressato Daesh a sud ovest di Kirkuk (soprattutto a Wadi al-Shai, la Valle della Morte)
La prima fase di Heroes of Iraq delle manovre era iniziata a febbraio in tutto l’ovest del paese mediorientale fino al confine con la Siria e la Giordania. L’obiettivo era innanzitutto respingere gli attacchi Isis sia contro i militari sia contro la popolazione. La seconda, invece, è cominciata agli inizi di giugno e ha visto le ISF dare la caccia ai miliziani dello Stato Islamico a sud ovest di Kirkuk. Anche qui l’intervento si è reso necessario, in quanto i jihadisti Daesh stavano cercando di rialzare la testa, come confermava un incremento di aggressioni soprattutto a Wadi al-Shai (alias la Valle della Morte). Minata fortemente la capacità operativa dei terroristi nel quadrante, ora Baghdad e Inherent Resolve si concentrano per distruggere i loro nascondigli e safe heaven.