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In corso in Medio Oriente una caccia all’uomo contro i fuggitivi Daesh

Iraq, Kuwait, Siria, Arabia Saudita e altri paesi in Medio Oriente hanno avviato una caccia ai jihadisti Isis in fuga nella regione. Da Baghdad, però, nessuna azione in Siria

Iraq, Kuwait, Siria, Arabia Saudita e altri paesi in Medio Oriente hanno avviato una caccia ai miliziani Daesh in fuga nella regione. Lo ha confermato il portavoce del ministero della Difesa, di Baghdad, Tahseen Ibrahim, al sito internet Almaalomah. “Il governo federale ha cominciato a tracciare gli elementi dello Stato Islamico a livello d’intelligence – ha spiegato -. Condividendo informazioni con altre nazioni”. Inoltre, la nazionale ha avviato un’ampia cooperazione con le potenze regionali, basata sullo scambio di intel in relazione all’attività e alla presenza di fuggitivi appartenenti a Isis. Parallelamente, però, ha smentito la notizia su una presunta operazione militare delle forze speciali contro i jihadisti all’interno del territorio siriano, definendola come non vera”. Il New Arab aveva scritto all’inizio della settimana che incursori iracheni e Usa conducevano operazioni per scovare i leader di IS in Siria.

Intanto, in Iraq sono in corso diverse operazioni per annientare Daesh nel paese. A Diyala ucciso un alto comandante dello Stato Islamico

Intanto, in Iraq, continuano le operazioni per annientare definitivamente lo Stato Islamico nel paese. Le milizie popolari PMF hanno annunciato di aver ucciso 82 elementi Daesh tra il 24 febbraio e il 27 marzo, durante una serie di operazioni nei distretti di Riyadh e Rashad. Nelle manovre, che hanno coinvolto una ventina di villaggi, sono stati eliminati comandanti importanti di Isis come Jassim Al-Marzouk, l’Emiro di Riyadh. Le operazioni contro i jihadisti proseguono anche a Kirkuk e ad Anbar. Nella prima provincia sono stati eliminati 5 miliziani. Nella seconda, a nord di Ramadi, hanno perso la vita 2 attentatori suicidi (shahid). Inoltre, sono stati scoperti e smantellati 3 rifugi, nonché un grande deposito di armi sull’isola di al-Therthar. Infine, a Diyala, è stato ucciso Abu Nabil al-Iraqi, la mente dietro a viversi attacchi terroristici lanciati da IS nella zona. L’alto comandante era responsabile del supporto finanziario e logistico al gruppo.

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