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IBM apre il suo primo centro di cybersecurity in India

Crescono i rischi dopo la spinta verso il digitale del governo. In un mese ci sono in media 140 milioni di incidenti. Le banche quelle più colpite.

IBM lancia il suo primo centro per la cybersecurity in India, a Bangalore. La struttura offrirà ai clienti locali soluzioni personalizzate nel settore della sicurezza informatica. Secondo quanto riporta The Times of India, l’azienda Usa ha atteso prima di spingere sull’acceleratore nel settore digitale in India. Lo ha fatto dopo i provvedimenti “aggressivi” del governo Modi sui pagamenti digitali, ormai molto diffusi nel paese. Questi hanno portato a un incremento dei pericoli online, derivati dal cybercrime. Sandeep Sinha Roy, capo dei servizi di sicurezza di IBM India, ha sottolineato che queste preoccupazioni sono concrete. “Abbiamo a che fare con una media di 140 milioni di incidenti al mese”, ha ammesso. Gli incidenti possono riguardare azioni accidentali o dannose da parte di dipendenti interni delle aziende o minacce esterne.

Il centro cybersecurity IBM offrirà servizi a 360 gradi

Il nuovo centro cybersecurity IBM è in grado di offrire soluzioni su misura per i clienti. Da avvisi basati anche su eventi globali ai servizi di emergenza 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Inoltre ha a disposizione servizi per la gestione dei dispositivi in uso da parte dei dipendenti. È possibile, infine, garantire anche che i dati risiedano all’interno del paese senza mai lasciarlo. Un requisito di conformità che alcune imprese in India sono tenute a seguire. Per tutte le operazioni, l’azienda Usa porterà nel paese la potenza del suo sistema di calcolo cognitivo Watson. Questo consentirà di fornire un nuovo livello di analisi e di risposta immediata. Mathew Newfield, direttore dei servizi di sicurezza gestiti in IBM, ha ricordato che Watson è in fase di beta test e utilizzato da 40 clienti globali. “A breve” verrà impiegato anche in India.

Il “core” sarà il sistema di calcolo cognitivo Watson

Watson può fare in pochi secondi quello che un ingegnere della cybersecurity impiega ore a completare. “Se ci sono 100.000 dispositivi dell’infrastruttura di un’organizzazione, – ha sottolineato Newfield -, Watson può guardare tutte le minacce in corso in tempo reale. Inoltre, istantaneamente capisce quale di questi dispositivi è sensibile ai cyberattacks”. Non solo. “Se c’è un grande evento di sicurezza a livello globale – ha concluso il direttore servizi di sicurezza gestiti IMB – Watson può capire rapidamente quali clienti in India hanno un profilo che li rendono suscettibili” di essere colpiti. In questo senso, i pericoli cibernetici sono legati soprattutto ai settori finanziario e bancario. Roy ha spiegato che la loro vulnerabilità in ambito informatico è aumentata soprattutto dopo la recente spinta verso il digitale.

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