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Afghanistan, i talebani subiscono una dura sconfitta a Herat

L’offensiva d’inverno d’inverno contro i jihadisti arriva nella regione Ovest. Shindand: uccisi 30 miliziani. Operazioni in corso in tutte le province.

A Herat, in Afghanistan, i talebani hanno subito una dura sconfitta nella Zirkoh valley (distretto di Shindand). Negli ultimi tre giorni le forze di sicurezza locali hanno condotto un’operazione nell’area per smantellare la rete jihadista. Le manovre sono sfociate in una violenta battaglia, che ha causato perdite ingenti tra i miliziani. Si parla di almeno 30 morti, compreso il noto comandante locale Mullah Basir, e molti feriti. Tra questi ultimi c’è anche Mullah Kamran. Nessuna vittima, invece, tra i militari afghani o nella popolazione civile. Immediata la replica dei talebani, che hanno annunciato di aver distrutto numerosi carri armati nemici e ucciso oltre 18 tra membri dell’esercito (ANA) e della polizia (ANP) afghani. Si tratta, però, dell’ennesima bufala, tesa a non perdere il sostegno popolare dopo l’ennesima sconfitta nella regione.

Al via la prima offensiva d’inverno anti-talebani nella Regione

L’operazione a Shindand fa parte della cosiddetta “offensiva d’inverno” che Kabul ha lanciato contro i talebani in tutto l’Afghanistan. Nella regione Ovest, infatti, sono in corso azioni simili in altre aree di Herat, a Farah, Badghis e Ghor. Nella prima provincia le manovre si concentrano oltre che nella Zirkoh valley anche a Shewand: l’area che collega Farah ed Herat. La località è nota da sempre per la sua pericolosità. Un tratto, nonostante ci sia una pista larga, è circondato dalle montagne e la guerriglia vi è solita posizionare ordigni improvvisati (Ied). Qui il 14 luglio del 2008 perse la vita il primo caporal maggiore italiano Alessandro di Lisio. La seconda parte della strada, invece, è caratterizzata da colline ed ha visto più volte imboscate da parte dei miliziani con armi da fuoco portatili.

Le operazioni in corso a Farah, Badghis e Ghor

Per quanto riguarda Farah, le operazioni dell’offensiva d’inverno anti-talebani si concentrano in particolare a Kakh-e-Safid, considerata da sempre terra di nessuno. Bala Buluk, Bakwa e in Gulistan. A Badghis, invece si opera soprattutto a Bala Morghab e Qal-i-Now. A Ghor, infine, si opera in tutta la provincia. Qui l’obiettivo è duplice. Da una parte neutralizzare la presenza dei gruppi talebani che recentemente hanno messo le radici nell’area. La conferma è venuta da un’improvvisa ondata di omicidi e rapimenti, che ha sconvolto un’area tradizionalmente abbastanza tranquilla. Dall’altra impedire che i gruppi di jihadisti, pressati da offensive analoghe a Helmand, possano tentare di sconfinare per nascondersi nella regione occidentale dell’Afghanistan.

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