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Afghanistan, al via la prima “offensiva d’inverno” contro i talebani

Obiettivo: annientare la leadership, le roccaforti, le rotte e i centri di reclutamento dei fondamentalisti. Già in corso operazioni complementari

Annunciata in Afghanistan l’operazione “Shafaq 2”. Obiettivo: eliminare i vertici dei talebani, le loro roccaforti e i centri di reclutamento. Lo hanno annunciato i ministeri della Difesa e dell’Interno di Kabul. In dettaglio, si tratta di manovre complesse, che vedono azioni parallele e complementari. Attualmente ce sono 20 in differenti aree del paese, che continueranno fino alla primavera. Per la prima volta in Afghanistan si è deciso di colpire d’inverno, una stagione “tranquilla”: i passi di montagna e le rotte tradizionalmente usati dai talebani sono perlopiù chiuse dalla neve. Di conseguenza, la libertà di movimento è ridotta e i jihadisti si fermano fino alla primavera per riposarsi e riorganizzarsi. Inoltre, i loro leader si recavano in altri paesi del Golfo per reperire nuove risorse ed equipaggiamenti. Peraltro, finora, anche le forze di sicurezza afghane utilizzavano la stagione per addestrarsi e studiare nuove strategie di difesa.

I talebani, a parte il network Haqqani, non riceveranno aiuti dall’esterno

La situazione in Afghanistan, però è cambiata: secondo le intelligence i talebani riceveranno pochi fondi, in quanto è diminuito drasticamente “l’aiuto dall’esterno”. Questo, per gli 007 sarà convogliato principalmente al network Haqqani. Per gli altri gruppi, invece, rimarranno solo le briciole. Perciò, è un’occasione ghiotta che Kabul non vuole lasciarsi sfuggire. In questo periodo da una parte sarà più facile esercitare dura pressione sui talebani. Ciò a seguito delle diverse dotazioni tecnologiche tra militari di Kabul e guerriglieri. Dall’altra, minimizzerà gli effetti della cosiddetta “offensiva di primavera” talebana. La serie di attacchi che i jihadisti lanciano ogni anno dopo l’inverno per ribadire la loro presenza e potenza nel paese asiatico.

I militari di Kabul già in azione in diverse zone del paese

Da Resolute Support, la missione della Nato in Afghanistan, hanno già garantito sostegno all’offensiva. Kabul, parallelamente sta cercando di trovare la quadra su come far cooperare i diversi dipartimenti coinvolti nelle manovre. Nel frattempo, le operazioni parallele sono già cominciate: a Nargarhar è partita “Almas 24” per eliminare i jihadisti nel distretto di Mohmand-Dara. In Nooristam è stata bonificata l’autostrada nella zona di Dowab dalla presenza di talebani (Almas 28). Nel nord, a Jawzjan è stato eliminato un capo Isis. L’uomo, identificato come Mohammad Nasir, è stato ucciso ne distretto di Darzab. A Kunduz, infine, sono stati uccisi 9 miliziani e altri 8 feriti nelle aree di Zarkharid, Gortepa, Zakhil e Shora Kha. Operazioni simili, peraltro, sono in corso anche nella regione Occidentale (Herat, Farah, Badghis e Ghor) e nelle altre: da Helmand fino a Parwan.

Il sito web del ministero dell’Interno afghano

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