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Vigili del Fuoco più sicuri ed efficienti grazie alla realtà aumentata

Occhiali smart, collegati a un computer olografico, forniranno al coordinatore una serie di informazioni in tempo reale. Anche sulla salute dei pompieri

I Vigili del Fuoco in Italia e all’estero presto potrebbero diventare 4.0. Ciò grazie a un progetto di realtà aumentata in fase di sviluppo da parte di Motorola Solutions. Questo si chiama “Mixed Reality Fire Commander” e si promette di facilitare il lavoro dei pompieri e incrementare la loro sicurezza, massimizzando allo tempo stesso l’efficacia della risposta alle emergenze. Si tratta di un sistema complesso, che prevede occhiali smart collegati a un computer olografico, sul quale convergono tutta una serie di dati. Dalla planimetria in 3D degli edifici in cui si opera ai parametri vitali degli operatori, passando per i loro movimenti e alla situazione in tempo reale sul luogo dell’evento. Con immagini e video in diretta e da più angolazioni. Di conseguenza, il coordinatore di un’operazione avrà a disposizione costante e immediata le informazioni necessarie per risolvere al meglio la situazione, riducendo i rischi per l’incolumità dei suoi operatori.

I sensori sono vari: dagli stessi Vigili del Fuoco sul luogo dell’evento ai droni, passando per altri sistemi. E le comunicazioni sono protette e garantite comunque

I “sensori” che forniranno le informazioni sono diversi. In primi gli stessi Vigili del Fuoco che gestiscono l’emergenza. Ciò grazie a telecamere con angolo di visione a 360°, che forniranno immagini “point-of-view” (POV) della scena. Poi ci sono i droni che sorvolano l’area e altri sistemi, come quelli di navigazione satellitare, che permetteranno al decisore di sapere in tempo reale il punto esatto dover si trovano le singole unità. Sia in loco sia in arrivo. In questo caso appariranno anche la distanza dal punto di destinazione e il tempo mancante. Peraltro, Motorola Solutions ricorda che la realtà aumentata e gli altri sistemi sono stati studiati proprio per i settori mission critical. Quindi sono in grado di funzionare anche in condizioni ambientali proibitive, che normalmente inibiscono le reti di comunicazione tradizionali. Inoltre, hanno robuste protezioni sul versante della cybersecurity, per evitare ogni possibile rischio di intrusione o compromissione.

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