L’esperto di cybersecurity JAMESWT: Il link nel messaggio scarica uno zip con un url che punta a un SMB, che scarica ed esegue il malware. Stesse TTP della campagna “Agenzia delle Entrate” in Italia.
Usa braccano i pianificatori online Isis degli attacchi terroristici

Isis, perdendo terreno in Iraq e Siria, incrementa le attività nel cyberspazio per ispirare attentati
I militari Usa stanno eliminando i pianificatori online Isis, uno a uno. Lo riporta il Los Angeles Times. Il Daesh, perdendo terreno in Iraq e Siria sta incrementando le sua attività nel cyberspazio. L’obiettivo è ispirare attacchi all’estero. Ciò per 2 ragioni: da una parte “punire” in nemici in casa loro; dall’altra mostrare un immagine di forza, sia all’esterno sia all’interno, nonostante stiano crollando i confini del Califfato. Lo confermano i recenti eventi. Lo Stato Islamico ha rivendicato l’uccisione di un poliziotto a Parigi, gli attentati in 2 chiese in Egitto la Domenica delle Palme, un attacco all’ospedale militare a Kabul (38 morti e oltre 100 feriti) e un altro nel sud del Pakistan, che ha causato 88 vittime. La stessa EUROPOL, l’agenzia di polizia UE, ha denunciato che i jihadisti stanno sviluppando proprie piattaforme di social media per comunicare tra loro e diffondere propaganda.
La Expeditionary Targeting Force va a caccia di pianificatori Isis
A seguito di ciò, gli Usa hanno istituito un gruppo di specialisti, chiamato Expeditionary Targeting Force (ETF). Questa si occupa di eliminare la catena di comando Isis. In particolar modo i pianificatori delle azioni terroristiche in tutto il mondo. Dalla scorsa estate, ne sono stati già uccisi oltre 12. Dal francese Rachid Kassim ad Abu Muhammad Adnani, a capo della pianificazione terroristica all’estero del Daesh. Da Abu Mohamed Furqan, il responsabile della propaganda online e del magazine Rumiyah, all’uzbeko Abdurakhmon Uzbeki, che contribuì all’organizzazione dell’attacco dello Stato Islamico a capodanno a Istanbul. Tutti loro hanno in comune un elemento: internet. “Usano le informazioni come un’arma – ha spiegato il colonnello Sean Heidgerken, vice direttore di un’unità militare Usa di contrasto alla propaganda jihadista -. Perciò, colpire i loro responsabili del settore può essere devastante”.
La sfida contro Isis nel cyberspazio è quella della crittografia
Sull’unità anti-Isis non si hanno altre informazioni ma è presumibile che sia un team misto. Con operatori delle forze speciali per le azioni sul campo, analisti e specialisti cyber. Una delle sfide più importanti, infatti, è quella legata alla crittografia. I miliziani Daesh contano su operatori stranieri per comunicare online con i simpatizzanti all’estero. A quel punto spostano le conversazioni su APP di messaggistica criptate, per evitare di essere rilevati. Di conseguenza, è necessario riuscire a bucarle per prevenire attacchi o per identificare e monitorare i pianificatori e gli esecutori. Al fattore umano del team si aggiunge la disponibilità di assetti ad hoc. Dai droni (UAV) alle immagini satellitari, a dispositivi ISR, a sistemi di tracciamento.
L’articolo del Los Angeles Times sulla caccia all’uomo contro i membri del Virtual Caliphate di Isis