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Ucraina, la Commissione europea raccomanderà di concedere lo status di candidato UE

La Commissione europea raccomanderà di concedere all’Ucraina lo status di candidato UE. Obiettivi: aiutare la nazione e lanciare un segnale alla Russia

La Commissione europea raccomanderà di concedere all’Ucraina lo status ufficiale di candidato UE. Lo fanno sapere fonti diplomatiche a Bruxelles a Difesa e Sicurezza. Mentre i commissari si incontravano per discutere della questione il 13 giugno, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen è volata a Kiev, dove ha discusso del tema con il presidente Volodymyr Zelenskyy. Quest’ultimo ha chiesto il riconoscimento ufficiale del suo paese quale candidato, sottolineando che la designazione fornirebbe una spinta morale incalcolabile in tempo di guerra contro la Russia e ha ribadito che dal 2014 i cittadini ucraini hanno ripetutamente rischiato la vita combattendo per un futuro libero e democratico nell’UE. Bruxelles, infatti, sta tenendo questi elementi in grande considerazione, insieme alla necessità di inviare un messaggio forte al presidente russo Vladimir Putin.

Rimane, però, lo scoglio del voto finale al Consiglio europeo, ad ora non scontato. Si lavora a un Piano B

La strada per l’Ucraina, però, non sarà tutta rosa e fiori. Il suo riconoscimento quale paese candidato all’UE richiede anche l’approvazione unanime dei 27 capi di Stato e di governo al Consiglio europeo e ad oggi questa unanimità ancora non c’è. Sembra, infatti, che almeno tre nazioni siano contrarie. Inoltre, la questione dovrebbe essere affrontata in un vertice a Bruxelles la prossima settimana. Di conseguenza, c’è pochissimo tempo per trovare una quadra. Non a caso, le diplomazie europee e occidentali in generale stanno aumentando il pressing sui contrari, ma non c’è certezza sul risultato e la decisione potrebbe slittare, fornendo un indebito assist alla Russia, già in vantaggio sul terreno in Ucraina. C’è, però, un “Piano B” che potrebbe permettere all’Europa di guadagnare tempo prezioso: concedere all’Ucraina una sorta di status di candidato provvisorio. Anche nella migliore delle ipotesi, comunque, ci vorrà oltre un decennio, in base alle procedure di adesione attuali, affinché l’Ucraina possa entrare nel blocco.

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