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Sudan, la situazione continua a peggiorare e la tensione è alle stelle

La situazione in Sudan continua a peggiorare e la tensione è alle stelle. Strike misterioso su un campus a Khartoum causa la morte di numerosi civili tra cui stranieri. Diversi Paesi chiudono le ambasciate a causa di rischi per la sicurezza
La situazione in Sudan, dopo un apparente momento in cui sembrava stesse tornando la stabilità, è improvvisamente ricaduta nel caos. Il 4 giugno c’è stato un bombardamento aereo misterioso su Khartoum, che ha coinvolto il campus universitario, uccidendo almeno numerosi civili e ferendone altre decine tra cui diversi cittadini stranieri. Le forze regolari sono state accusate dello strike, anche se l’attacco non è stato ufficialmente rivendicato, e la tensione è tornata alle stelle dopo un periodo di relativa calma dovuto a una fragile tregua tra esercito e Rapid Support Forces (RSF). La conferma viene dalla decisione di alcuni Paesi (soprattutto africani), tra cui il Kenya, di chiudere le proprie ambasciate. Le sedi finora erano rimaste aperte per facilitare le evacuazioni dei propri connazionali, ma i crescenti rischi per la sicurezza in generale e l’escalation di aggressioni verso i diplomatici internazionali hanno imposto lo stop immediato a ogni attività.