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Somalia, la popolazione dice basta ad Al-Shabaab

Dopo Barsane, anche a Mogadiscio gli abitanti si ribellano e indicano il nascondiglio dei jihadisti. Nasce un trend molto pericoloso per gli estremisti.

La popolazione in Somalia comincia a dire basta ad Al-Shabaab. Come avvenuto pochi giorni fa a Barsane, anche gli abitanti di Mogadiscio si sono ribellati ai jihadisti e hanno cominciato a collaborare con le autorità per cacciarli. Nella capitale del paese africano, si è appena conclusa un’operazione dell’esercito (SNA), nata dalle indicazioni fornite dagli abitanti locali. Unità antiterrorismo hanno fatto irruzione in un covo dei miliziani, uccidendone 12 e catturandone altri 6. Nella successiva perquisizione dell’edificio sono state rinvenute numerose armi e munizioni. Trovati anche un lanciagranate RPG e materiale per la fabbricazione di ordigni artigianali (IED), insieme ad alcuni documenti e materiale jihadista. Tra questi cd audio che inneggiavano alla Guerra Santa e alcune bandiere nere del gruppo. Gli estremisti catturati sono stati portati in una località segreta per essere interrogati.

Grazie alla popolazione sventato attacco a base militare a Qoryoley

Sempre per merito della popolazione locale è stato sventato un tentativo di attacco da parte di Al-Shabaab a una base militare nel distretto di Qoryoley. Alcuni abitanti dell’area hanno avvertito i soldati sulla presenza dei jihadisti e sul fatto che stavano pianificando qualche azione. I militari, intuito le loro intenzioni, si sono fatti trovare pronti e hanno respinto l’attacco. Nello scontro i fondamentalisti islamici hanno subito 13 vittime e danni ingenti. Tra cui la perdita di numerosi fucili d’assalto, lanciagranate RPG e mitragliatrici e due pick-up, su cui erano state montate mitragliatrici pesanti. L’area della battaglia si trova nella regione del Basso Shabelle, a circa 120 chilometri dalla capitale della Somalia.

Il trend potrebbe essere un punto di svolta per il futuro della Somalia

Una novità di questo tipo in Somalia rappresenta un punto di svolta. Il sostegno formale al SNA contro Al-Shabaab, infatti, non è più un caso isolato ma comincia a essere un trend. Finora, invece, era molto limitato essendo troppo forte la paura di subire rappresaglie e vendette. I jihadisti, però, hanno fatto lo stesso errore di Isis: hanno superato il limite affamando i civili e vessandoli. Di conseguenza, questi non hanno più nulla da perdere e preferiscono rischiare di essere uccisi piuttosto che morire quasi di certo di fame. Questo neonato trend rischia di creare serissime difficoltà agli estremisti, che basano buona parte del loro potere sull’appoggio popolare. Se venisse a mancare, la formazione sarebbe isolata e per di più con un nuovo nemico che si aggiungerebbe agli altri. Peraltro, probabilmente il più temibile per la presenza sul territorio e la sua conoscenza.

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