Gli esperti di cybersecurity di CERT-AgID rilevano 6 malware: Ursnif, Emotet, AdWind, Quakbot, Mekotio e AgentTesla. Ancora phishing via INPS.
Siria, si prepara un’offensiva senza precedenti contro Isis a Raqqa

I Roj Peshmerga sono 6.000 e hanno un battaglione di forze speciali solo al femminile
Sarà un’offensiva senza precedenti, quella in Siria contro Isis a Raqqa. Le forze locali e quelle multinazionali non stanno lasciando nulla al caso. Sia sul versante della pianificazione delle manovre sia su quello dell’addestramento delle truppe. A questo proposito si stanno coinvolgendo tutte le realtà locali, che offrono unità da combattimento, in modo che la vittoria contro Daesh sia di tutti e non solo di una parte. Al momento è in fase di finalizzazione l’addestramento dei Roj Peshmerga, una forza che opera sotto il controllo del Syrian Kurdish National Council (ENKS). Si tratta di un contingente formato da circa 6.000 soldati, di cui fa parte anche un battaglione di forze speciali composto solo da donne, di 200 elementi. Questa sarà una delle armi vincenti contro lo Stato Islamico, che non si aspetta di subire offensive al femminile.
Appena i Roj Peshmerga arriveranno in Siria, comincerà la battaglia finale contro Isis
I Roj Peshmerga si stanno addestrando nel nord dell’Iraq con istruttori NATO e della Coalizione internazionale a guida Usa. La loro base è segreta, anche se si pensa che sia a Erbil, Dohuk o Sulaymaniyah. Una volta completata la formazione, le unità si sposteranno nel nord della Siria per unirsi alle SDF nella battaglia finale contro Isis a Raqqa. L’arrivo a destinazione per i peshmerga, infatti, coinciderà perfettamente con l’avvio dell’offensiva per cacciare Daesh dalla città. Questa, peraltro, dovrebbe cominciare entro poche settimane, come fanno sapere diverse fonti locali. Non è chiaro, però, con che ruolo e il luogo esatto in cui i Roj Peshmerga saranno schierati.
Completato il training della Peshmerga Chemical Defense Unit, contro le armi chimiche Isis
Alle forze in campo contro Isis in Siria, con buona probabilità, si aggiungerà anche la neo-costituita Peshmerga Chemical Defense Unit. Questa ha appena concluso un ciclo di formazione di tre mesi in Iraq, cominciato il 14 ottobre 2016. L’obiettivo della forza è proteggere i militari sul campo contro possibili attacchi Daesh con armi chimiche. Queste, sviluppate presso l’Università di Mosul come hanno confermato anche gli Usa, finora non sono però state usate. Di conseguenza, o sono state vendute per ricavare fondi. Oppure, sono state trasferite in Siria per difendere l’ultima roccaforte di Raqqa. Secondo le analisi effettuate presso i laboratori dell’ateneo si tratta principalmente di gas mostarda o cloro. A questo proposito, i peshmerga sono stati addestrati a proteggersi contro aggressioni con agenti nervini, a usare strumenti per la loro rilevazione e a disinnescare bombe e resti di armi chimiche sui campi di battaglia.