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Siria, SDF stringono ulteriormente il cerchio su Isis intorno a Raqqa

Le SDF in alcune zone arrivano a circa 20 chilometri da Raqqa
Le Forze Democratiche Siriane (SDF) stanno stringendo ulteriormente il cerchio su Isis a Raqqa. Le SDF, infatti, hanno appena conquistato il controllo dell’autostrada che dalla città porta alla provincia di Deir ez-Zor. A seguito di ciò, è stata interrotta la principale rotta di rifornimento per Daesh, che ormai è completamente isolato nella sua roccaforte. Il prossimo passo della forza paramilitare sarà riprendere le aree rurali intorno a Raqqa, stringendola sempre più in cerchi concentrici. Ciò per scongiurare i rischi di possibili attacchi a sorpresa alle spalle da elementi dello Stato Islamico. Ciò grazie anche all’appoggio aereo fornito dall’operazione Inherent Resolve. In alcuni punti, peraltro, le SDF si trovano a circa 20 chilometri dal centro abitato.
Per Isis vanno male tutte e 3 le campagne in Siria: Raqqa, Deir ez-Zor e Aleppo
Per Isis in Siria non è in pericolo solo la tenuta di Raqqa, ma la sua intera esistenza nel paese. Daesh, infatti, sta perdendo terreno in tutti e tre le campagne attive nella nazione. Peraltro, contro nemici diversi: le SDF, che si stanno avvicinando alla sua roccaforte; l’esercito di Damasco che, con l’appoggio militare russo, sta facendo arretrare lo Stato Islamico a Deir ez-Zor (soprattutto a Palmyra). Infine, i soldati turchi dell’operazione Euphrates Shield e le milizie loro alleate, che mantengono elevata la pressone sui jihadisti ad Aleppo. Nelle 3 campagne Isil sta arretrando, senza riuscire a reagire alle offensive nemiche. Nel frattempo, le forze aeree internazionali continuano ad attaccare i miliziani vanificando i loro tentativi di contrattacco o di fuga.
Euphrates Wrath ha quasi ultimato la fase 3 dell’offensiva su Raqqa
Grazie ai risultati raggiunti nella zona Est di Raqqa, le SDF hanno quasi completato la fase 3 di Euphrates Wrath. Ciò, nonostante l’intera operazione sia cominciata solo lo scorso novembre. Il terzo step delle manovre prevede la riconquista della zona da Isis per isolare ulteriormente la città. Le due fasi precedenti, invece, hanno visto l’acquisizione di alcune zone strategiche a nord e a ovest, nonché la distruzione dei ponti sull’Eufrate. I successi sono stati resi possibili anche grazie al fatto che le forze siriane al loro interno hanno incluso combattenti arabi locali. Questi, rispetto allo Stato Islamico hanno 2 vantaggi: conoscono bene il terreno, in quanto vi sono nati e vi hanno abitato. Inoltre, hanno imbracciato le armi per salvare le loro famiglie e i villaggi. Perciò una motivazione più forte rispetto a quella dei miliziani Isil, che stanno vedendo il sogno del Califfato sgretolarsi ogni giorno di più.