Gli esperti di cybersecurity di CERT-AgID rilevano 6 malware: Ursnif, Emotet, AdWind, Quakbot, Mekotio e AgentTesla. Ancora phishing via INPS.
Siria, SDF si spingono dentro Tabqa. Isis arretra ancora, ma è chiuso

Lo spazio di manovra di Isis a Tabqa si continua a ridurre
In Siria le SDF avanzano ancora all’interno di Tabqa, chiudendo Isis sempre più. I combattenti hanno conquistato la stazione radio e attaccato l’area ovest della città con l’artiglieria. Parallelamente, la Coalizione internazionale anti-Daesh ha lanciato un raid sul quartiere di Iskandariya per indebolire le difese dei jihadisti e neutralizzare le loro capacità di contrattacco. Le manovre operano su due fronti: ovest ed est, per costringere i miliziani a ripiegare in una piccola zona del centro, che verrà sigillata per evitare fughe. Nel frattempo, prosegue l’evacuazione della popolazione locale da Tabqa e Raqqa verso zone sicure. I civili sono scortati da mezzi blindati delle SDF per garantire la loro sicurezza e proteggerli da possibili attacchi dello Stato Islamico.
Prosegue la quarta fase di Wrath of Euphrates a nord di Raqqa. Presi altri 3 villaggi
Prosegue anche la quarta fase dell’operazione Wrath of Euphrates a nord e a ovest di Raqqa. Le SDF hanno conquistato 3 nuovi villaggi nell’area settentrionale della roccaforte Isis: Umm Tanak, Jarou e Bir Jerbo, uccidendo 7 membri del Daesh e mettendo in fuga gli altri. I combattenti siriani, dopo aver bonificato le aree, si sono diretti verso Hatash. L’obiettivo è consolidare il controllo del quadrante e della valle di Jalab al fine di creare corridoi sicuri per il passaggio delle SDF quando comincerà l’offensiva anti-Daesh a Raqqa. Intanto, la città ha subito nuovi raid aerei internazionali, sia nel centro abitato sia a sud.
Si avvicina l’offensiva a Raqqa. Agirà su fronti multipli contemporanei
L’offensiva anti-Isis delle SDF a Raqqa opererà su 3 assi: Nord, Ovest e Sud. A proposito, stanno convergendo nell’area un gran numero di rinforzi e rifornimenti presso la base militare dei Tabqa e nelle zone settentrionali. Una volta dato l’ordine, queste si muoveranno sui 3 corridoio e si ricongiungeranno ai combattenti già presenti alle porte della roccaforte Daesh (sono a meno di 2 chilometri). In questo modo ci potranno essere attacchi multipli contemporanei, che non daranno allo Stato Islamico la possibilità di reagire. Nella città, infatti, sono sempre meno i miliziani a seguito degli attacchi mirati e delle fughe di massa. I pochi rimasti si stanno chiudendo, sperando di resistere il più possibile. Sanno, però, di non avere nessuna possibilità di vittoria contro il nemico. Ciò anche a causa delle risorse limitate di cui dispongono e del fatto che non ne arriveranno altre.