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Siria, SDF entrano a Tabqa e spingono Isis verso il centro

SDF entrano 500 metri dentro Tabqa e spingono verso il centro
In Siria le SDF sono entrate a Tabqa e hanno ingaggiato una violenta battaglia contro Isis. I combattenti sono entrati da est e ovest all’interno della città e hanno avanzato 500 metri verso il centro. Daesh sta opponendo una dura resistenza, soprattutto con cecchini e auto-bomba. I tentativi di arrestare l’offensiva, però non hanno funzionato. I commandos HAT, infatti, hanno eliminato almeno una decina di miliziani, aprendo la strada al grosso delle forze. Queste sono penetrate nell’abitato e hanno istituito avamposti contro lo Stato Islamico, per velocizzare le operazioni. Inoltre, stanno eliminando le ultime sacche di resistenza dei miliziani presso la diga e rinforzando le protezioni della base aerea militare. Si punta ad accelerare i tempi in quanto liberare la città è strategico per dare il via all’attacco a Raqqa.
A nord di Raqqa prosegue la quarta fase di Wrath of Euphrates
Intanto, prosegue la quarta fase dell’operazione Wrath of Euphrates a Raqqa. Le SDF hanno libetato 3 villaggi e 4 insediamenti a sud della roccaforte Isis, tra cui El-Mişêrfe. Inoltre, a ovest sono stati riconquistati al-Rîhaniyan e Kebeş. A nord, invece, Daesh ha perso Rahiyat. Le manovre sono state possibili anche grazie all’impiego di elicotteri, che hanno fornito supporto aereo ravvicinato (CAS) alle truppe sul terreno. L’obiettivo di questa nuova fase delle operazioni è liberare la zona a nord della roccaforte dello Stato Islamico e la valle di Jalab. Nelle scorse ore, infatti, era stato riconquistato il villaggio di Al-Rajam al-Abyad.
Si lavora per creare corridoio sicuri verso Raqqa da nord e da ovest (Tabqa)
Con le manovre e l’attività di sminamento (soprattutto a nord) si punta a creare un corridoio sicuro per le SDF verso Raqqa. Queste si ricongiungeranno con le unità già presenti alle porte della città (sono a meno di 2 chilometri) e con quelle in arrivo da sud-ovest. Dal versante di Tabqa. I corridoi permetteranno da una parte un flusso costante di rinforzi e rifornimenti nella battaglia alla roccaforte Isis. Dall’altra, di evacuare i civili senza far correre loro rischi di subire attacchi a sorpresa da elementi Daesh. A proposito, l’offensiva contro lo Stato Islamico si sta muovendo su due assi: quello occidentale e quello settentrionale.