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Siria, SDF arrivano alla periferia di Raqqa. Isis è sotto attacco ovunque

SDF arrivano ad al-Mishleb e attaccano Isis a Raqqat as Samra
Le SDF sono arrivate alla periferia di Raqqa. Lo ha confermato il portavoce delle Forze d’Elite, Mohammed Khaled Shaker. L’ufficiale ha spiegato che le sue truppe sono a 400 metri da al-Mishleb, l’ultimo quartiere nella zona orientale della roccaforte Isis. Inoltre, i combattenti siriani hanno conquistato il check point di Mashbal (Meşleb) e la scuola a Zaki Al-Arsoudi (Zeki el-Sozî s). Nella stessa zona è cominciato, infine, l’attacco a Raqqat as Samra, al fine di consolidare il fronte est dell’offensiva. Anche a ovest il cerchio si stringe sullo Stato Islamico. Le SDF nelle ultime ore hanno preso Abu Kbei Sharqi e Abu Kbei Gharbi, dopo che Daesh si è fuggito verso la città. A nord, invece, è cominciata la battaglia per prendere il controllo della base della 17esima divisione. Nel frattempo è stata catturata l’entrata settentrionale della roccaforte e di fatto Raqqa è circondata su 3 lati.
A sud Isis è chiuso tra Hindah e al-Hamam verso Tabqa
Infine, a sud verso Tabqa, le SDF hanno isolato a Hindah, Ath Thadyayn e al-Hamam. Con buona probabilità i combattenti siriani attaccheranno su due fronti in contemporanea. Nella prima e nell’ultima località. Ciò sarà possibile a seguito della conquista di Hawra, avvenuta ieri. L’unica via di fuga per Daesh sarà, di conseguenza verso sud. L’obiettivo è liberare completamente la Halap ar Raqqah Road e i villaggi della zona, per creare l’ultimo corridoio necessario per far partire l’offensiva alla roccaforte dello Stato Islamico. Quello sud. Da qui passeranno truppe e mezzi da Tabqa verso Raqqa e verranno evacuati i civili dalle zone di combattimento.
Arrivato nella Rojava un nuovo carico di aiuti militari Usa alle SDF
Intanto, in previsione dell’offensiva anti-Isis a Raqqa, le SDF stanno ricevendo nuovi carichi di armi, munizioni, benzina e mezzi inviati dagli Usa. Nelle ultime ore è arrivato un altro convoglio nella Rojava, che si aggiunge a quello giunto nei giorni scorsi. Gli invii stanno accelerando, in quanto i progressi sul terreno dei combattenti siriani hanno velocizzato i tempi dell’operazione. Che manchi veramente poco lo ha confermato anche l’inviato speciale americano per la lotta allo Stato islamico, Brett McGurk. Lo ha fatto da Roma dove ha partecipato a una conferenza sulla collaborazione tra la Farnesina e i Carabinieri e ha incontrato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. “In due anni abbiamo registrato tanti successi ed ora stiamo sconfiggendo il Califfato a Mosul – ha spiegato nel suo intervento -. Presto lanceremo l’offensiva per liberare Raqqa, focolaio da cui Isis ha organizzato gli attacchi a Parigi e a Bruxelles”.