Gli esperti di cybersecurity di CERT-AgID rilevano 12 malware: AgentTesla, DarkGate, Formbook, Ursnif, AsyncRAT, Snake, ScreenConnect, Brata, XWorm, Remcos, SmsSpy e Bitrat.
Siria, SDF a Raqqa alternano attacchi a Isis da est e ovest

Mentre Isis attacca Romanieh e Sabhayia, viene cacciato definitivamente dal al-Sinaa e dalla zona industriale
Le SDF avanzano contro Isis a Raqqa, alternandosi a est e ovest. Quando i miliziani Daesh tentato un contrattacco in una zona, i combattenti siriani approfittano per guadagnare terreno nell’altra. Ciò è successo anche poche ore fa. Lo Stato Islamico ha lanciato un’offensiva a Sabhayia, al-Bared e Romanieh, nel quadrante occidentale della roccaforte. Le truppe nella zona hanno tenuti occupati i jihadisti per ora. Parallelamente, quelle a oriente hanno liberato completamente al-Sinaa e la zona industriale. Le due battaglie hanno causato la morte di 3 comandanti estremisti e di 22 elementi del gruppo, nonché la distruzione di 2 droni. Ciò a fronte della morte di soli 2 combattenti delle SDF.
SDF colpiscono sull’asse opposto rispetto a quello degli attacchi Isis. Daesh non può intervenire contemporaneamente in 2 zone distanti
La strategia delle SDF a Raqqa sta funzionando molto bene. Isis ha una capacità offensiva molto limitata. Di conseguenza, se la usa in una zona, non è in grado di produrne una seconda altrove. L’unico modo per tentare di farlo sarebbe usare i miliziani Daesh che stazionano nella Città Vecchia. Ciò, però, esporrebbe lo Stato Islamico a un rischio troppo alto di essere colpito a sorpresa proprio nel cuore. Perciò, contro i combattenti siriani, si preferisce contare su difese di diverso tipo. Dai cecchini ai droni, passando per mine, auto-bomba (SVBIED) e attentatori suicidi (shahid). Il problema per Isil è che queste tattiche sono ormai ben note e sono state studiate contromisure ad hoc. Tanto che il più delle volte si rivelano vane o il loro impatto è decisamente più basso rispetto a quello sperato.
A sud di Tabqa SDF avanzano verso Ad’ad, mentre Tiger Forces entrano nella provincia di Raqqa con i russi. Questi forse hanno i VTLM Lince italiani
Intanto a sud di Tabqa, le SDF continuano a mantenere il presidio presso Hawra Jrayat, conquistata ieri da Isis che si è ritirato. I combattenti siriani hanno respinto alcuni attacchi Daesh e avanzano verso il villaggio Ad’ad. Anche le Tiger Forces dell’esercito di Damasco (SAA) sono entrate nella provincia di Raqqa e si trovano a poca distanza. Lo hanno fatto dopo aver cacciato Daesh dal campo petrolifero di Thourah ed essersi schierate sul crocevia tra Ithria, Rassafea e Raqqa. Lo Stato Islamico è stato battuto anche grazie all’aiuto delle forze speciali russe, che accompagnavano i soldati. Sembra, peraltro, che gli incursori di Mosca potrebbero essere dotati di VTLM Lince, i mezzi italiani che la Federazione ha prodotto su licenza fino al 2013.Lo confermerebbero alcune foto apparse sui social media.