L’esperto di cybersecurity JAMESWT: Il link nel messaggio scarica uno zip con un url che punta a un SMB, che scarica ed esegue il malware. Stesse TTP della campagna “Agenzia delle Entrate” in Italia.
Siria, l’offensiva SDF anti-Isis a Raqqa comincia la prossima settimana

La portavoce delle SDF: L’offensiva anti-Isis a Raqqa partirà nei prossimi giorni
L’offensiva delle SDF anti-Isis a Raqqa comincerà la prossima settimana. Lo ha annunciato la portavoce dell’operazione Wrath of Euphrates, Jihan Sheikh Ahmad. Questa ha spiegato che l’attacco alla roccaforte Daesh partirà nei prossimi giorni. Ciò grazie ari successi ottenuti dai combattenti siriani in tutta la provincia e al progredire della liberazione di Mosul in Iraq. Intanto, la Coalizione internazionale continua a mantenere elevato il pressing suoi jihadisti nella città con una serie di bombardamenti ad hoc contro postazioni nemiche. SI evitano, invece, luoghi dove ci potrebbe essere una elevata concentrazione di civili o che potrebbero servire alla popolazione locali. Infatti, dopo i raid i miliziani hanno diffuso sul web la notizia che l’ospedale al-Mowasat a Raqqa era fuori uso a seguito dei bombardamenti. La notizia, però si è rivelata falsa. Tanto che la struttura continua a funzionare regolarmente.
Tra Tabqa e Raqqa, Isis ha quasi perso Mansoura
Intanto, in previsione dell’offensiva a Raqqa, le SDF continuano ad accerchiare la città e bonificare i corridoi sicuri. Su tre fronti – nord, est e ovest – ciò è già avvenuto. Si sta infatti operando sull’ultimo: quello meridionale. A proposito. i combattenti siriani hanno ormai quasi tolto definitivamente Mansoura al Daesh. La zona, tra Tabqa e Raqqa è strategica, in quanto è al centro della Halap ar-Raqqah Road e conduce direttamente alla roccaforte. Appena sarà stata completata la sua liberazione, le SDF si concentreranno a Jisr Hajjiyat, ultimo centro abitato prima della periferia sud dell’obiettivo finale. Lo Stato Islamico ha provato a reagire, soprattutto nella zona sud della diga Baath (Azadi), ma ha fallito. Parallelamente, prosegue l’evacuazione dei civili. Le SDF li prelevano in aree di combattimento o a rischio e li scortano in zone sicure. L’ultima è avvenuta ad Adnaniyah e ha visto portare in salvo 3.000 abitanti locali.