Gli esperti di cybersecurity di CERT-AgID rilevano 6 malware: Ursnif, Emotet, AdWind, Quakbot, Mekotio e AgentTesla. Ancora phishing via INPS.
Siria, Isis subisce un durissimo colpo a Tabqa. Perde 6 quartieri

Isis è sempre più chiuso verso la sponda meridionale del lago Assad
La presenza di Isis a Tabqa si riduce ormai a poche zone. Le SDF hanno conquistato sei nuovi quartieri nella città: Al Mahaja, Al Busaraba, Abu Aish, Assyrian Church, Al Qasra e Al Mashar. Inoltre, stanno spingendo Daesh sempre più a nord, chiudendolo sulla sponda meridionale del lago Assad, dove non avrà più via di fuga. Nei rastrellamenti seguiti alle manovre, i combattenti siriani dell’operazione Wrath of Euphrates hanno effettuato anche ingenti sequestri di armi e documenti. In alcuni di questi ci sono state delle sorprese inaspettate. Per esempio, il ritrovamento di un lanciarazzi turco M72 LAW AT e di numerosi documenti e schede di elementi dello Stato Islamico. Questi riportavano, oltre alla foto, anche le impronte digitali e alcune informazioni “preziose”. Dai dati biografici alla nazionalità di una serie di miliziani, di base nella provincia di Raqqa.
A Raqqa la Coalizione anti-Isis distrugge un veicolo su cui viaggiavano comandanti Daesh
Intanto le SDF continuano a spostarsi anche verso Raqqa e a braccare i comandanti Isis in fuga verso Est. La Coalizione internazionale anti-Daesh ha effettuato un attacco mirato contro un veicolo isolato ad alMansorah, a ovest della roccaforte. Il mezzo è stato distrutto e gli occupanti sono morti. Non sono state, però, rese note le loro generalità o il grado ricoperto all’interno della formazione. È probabile, comunque, che si tratti di alti comandanti dello Stato Islamico, come già avvenuto in passato. I combattenti siriani e i partner internazionale, infatti, danno loro la caccia. Non solo dal cielo, ma anche con operazioni elitrasportate. Tanto che in almeno due occasioni, sono stati uccisi leader dei jihadisti al confine tra Raqqa e Deir ez-Zor.
Isis intanto continua in Siria le sue pratiche barbare: in un mese giustiziate 64 persone
Isis intanto continua a portare avanti in Siria le sue politiche barbare, nonostante le crescenti sconfitte subite. Ad aprile i miliziani dello Stato Islamico hanno giustiziato 64 persone con diverse accuse. Dall’adulterio allo spionaggio, al rifiuto di eseguire ordini. Lo rende noto l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (SOHR). Del totale delle vittime, 51 sono civili e tra loro c’è una donna. Cinque, invece, facevano parte del Daesh. Altri due appartenevano a formazioni rivali e sei erano militari o funzionari governativi. Le esecuzioni sono avvenute soprattutto a Raqqa, Deir ez-Zor, Homs, Aleppo e al-Badia. Complessivamente dal 2014 Isil ha giustiziato 4.694 persone in Siria tra civili, militari e jihadisti rivali. Di questi, 87 erano bambini e 134 donne.