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Siria, Isis crolla a ovest di Raqqah. Persa Jaabar e un comandante

La città era strategia in quanto rotta di rifornimento, tanto che conteneva un maxi deposito di armi. Ucciso nella battaglia il noto Abo Jandal il kuwaitiano

In Siria Isis perde un’altra città-chiave vicino a Raqqah. Le SDF hanno cacciato il Daesh da Jaabar, a ovest della roccaforte dello Stato Islamico, uccidendo oltre 50 jihadisti. Lo riporta Islam Media Analysis. L’area è stata liberata dopo giorni di dura battaglia e rappresenta un successo importante nell’offensiva contro il Califfato. “Pavimenta la strada per le nostre forze, affinché accelerino le operazione in tutta l’area occidentale”, lo ha detto ad ARA news l’ufficiale delle SDF Habun Osman. Questo ha aggiunto anche un dato importante. “Jaabar conteneva uno dei depositi principali di armi del Califfato. Ora è sotto il nostro controllo”. La città stessa, peraltro, era strategica per i miliziani. In quanto era usata come rotta di rifornimento tra Raqqah e la zona rurale nord occidentale. Di conseguenza, ora è ancora più isolata nel paese e si continua a stringere il cerchio dell’operazione Euphrates Wrath.

Chi era Abo Jandal il kuwaitiano

Peraltro, Isis in Siria ha subito anche la perdita di un noto comandate: Abo Jandal il kuwaitiano. Il jihadista sarebbe stato ucciso, secondo quanto riporta l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (SOHR) ad al-Tabaqa. E in particolare durante i bombardamenti aerei nell’area di Jaabar a sostegno delle SDF. Il leader Daesh è noto per aver guidato i miliziani in diverse battaglie recenti a Hasakah e Khanaser. Precedentemente aveva fatto lo stesso in Iraq ed era a capo di unità dello Stato Islamico che operavano tra i due paesi. Infine, era responsabile di diversi contrattacchi alle SDF nella zona di Raqqah, tutti respinti. L’ultimo è stato quello che nelle scorse ore lo ha portato alla morte. Alla guida di un gruppo di jihadisti del Califfato ha cercato di cacciare il nemico a circa 5 chilometri dalla diga sul fiume Furat. Negli scontri, ancora in corso, è stato ucciso.

Per Isis va male su tutta la linea in Siria e la caduta di Raqqah è vicina

Le SDF hanno raggiunto l’Eufrate e stanno lavorando per isolare Raqqah sull’ultimo fronte: quello occidentale. Gli altri 3 sono già sotto controllo. In dettaglio, le forze militari sono arrivate sulla costa nord del lago Assad e sulle sponde del fiume Furat, nei pressi della diga. L’obiettivo della fase 2 di “Euphrates Wrath”, di fatto è stato quasi completato. Questo prevedeva di assumere il controllo della diga e delle aree rurali della zona, eliminando la presenza Isis. In tutto, finora le SDF hanno riconquistato 98 villaggi e decine di fattorie nell’area, nonché località e colline strategiche. In particolare, si punta a liberare la popolazione civile siriana, bloccata nella zona tra due fronti.

Il vantaggio delle SDF su Isis: tra i loro ranghi ci sono molti combattenti locali. Il Daesh invece è “multinazionale”

I combattenti curdi possono contare su un vantaggio rispetto a Isis in Siria: la conoscenza del terreno. Le SDF, infatti, sono composte da molti elementi provenienti dalle tribù locali della zona di Raqqah. Di conseguenza, sono esperti dell’area e sanno come sfruttarla al meglio. Sia in fase offensiva sia difensiva. A ciò si aggiunge che hanno una marcia in più rispetto al nemico, in quanto stanno combattendo per liberare le loro città e famiglie. Daesh, invece, è formato da miliziani provenienti da diversi paesi nel mondo. Anche se alcuni di loro hanno precedenti esperienze di combattimento, conoscono la zona di Raqqah solo relativamente. La conferma viene dal fatto che tutti i tentativi di contrattacco sono stati bloccati. Inoltre, dopo un primo periodo di offensiva, il Daesh si è sempre più chiuso in sé stesso verso la roccaforte.

L’articolo sulla sconfitta Isis a Jaabar su Islam Media Analysis

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