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Siria, Isis a Tabqa gioca le ultime carte alla diga e in 3 quartieri

SDF: Nessun accordo con Isis. La liberazione della diga è solo questione di tempo

In Siria la battaglia contro Isis a Tabqa non è ancora finita. Le SDF stanno combattendo contro Daesh negli ultimi 3 quartieri, che confinano con la diga e nel villaggio di Sahl Al Khasaab, a est. Ore fa era circolata l’indiscrezione che lo Stato Islamico si era ritirato e che la città e la diga erano completamente libere. Era, però, una fake news. Diffusa dagli estremisti per cercare di prendere tempo. Tanto che a smentirla sono stati gli stessi portavoce dei combattenti siriani. Questi hanno precisato che con i miliziani non è stato raggiunto nessun accordo. Inoltre, non hanno lasciato i presidi. Solo qualcuno si è dato alla fuga. Perciò, sono in corso una serie di operazioni per snidarli ed eliminarli. Le SDF a oggi, comunque, controllano oltre il 50% della struttura e la sua liberazione definitiva è imminente.

Isis a Raqqa blocca il fiume al-Bilekh e copre la città con i teli. Invano

Intanto a Raqqa, Isis tenta in ogni modo di ritardare l’offensiva delle SDF e di ostacolare i raid aerei. L’ultima trovata del Daesh sul primo fronte è stata bloccare il fiume al-Bilekh, un affluente dell’Eufrate. Ciò ha portato all’allagamento di al-Samra, nella zona orientale della roccaforte. Sul secondo, invece, lo Stato Islamico ha parzialmente coperto le vie della città con una serie di teli. Ciò per impedire agli assetti aerei della Coalizione a guida Usa di avere una visione chiara del terreno. I jihadisti, però, dimenticano che ci sono diversi sistemi ISR, i quali permettono di ovviare al problema. DI conseguenza, nelle scorse ore ci sono stati nuovi raid aerei. Sia a Raqqa sia a Tabqa a sostegno delle SDF sul terreno.

Per Isis va male anche nel resto della Siria. Da Deir ez-Zor a Palmyra

Per Isis va male anche nel resto della Siria. A Deir ez-Zor nelle ultime ore l’esercito siriano ha condotto diversi attacchi aerei su postazioni Daesh nella zona. In particolare ad al-Rasafa, presso il cimitero al-Tharda e a Ma’amel al-Block. Il bilancio è stato di numerosi jihadisti uccisi e la distruzione di alcuni depositi di munizioni. Ieri, invece, Damasco aveva colpito il quartier generale nel cimitero, eliminando altri miliziani e alcuni leader. Tra questi “l’armiere” dello Stato Islamico, Abul Zubair al-Maghribi, e il leader leader Hassan al-Mulla. A Palmyra, invece, il Syrian Arab Army (SAA), supportato da forze paramilitari, ha riconquistato 4 località strategiche a ovest del protettorato di Talila. Inoltre, ha bombardato alcune postazioni dei fondamentalisti a Dahrit al-Tawila, a est del villaggio di Habra al-Gharbia.

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