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Siria, Isis a Raqqa arretra ancora a ovest. SDF entrano a Qadisiyah

Isis subisce da subito perdite a Qadisiyah: 38 miliziani uccisi nelle prime ore della battaglia

L’offensiva SDF contro Isis a Raqqa riprende ad avanzare sul versante occidentale della città. I combattenti siriani sono entrati nel quartiere di Qadisiyah, passando da Hattin e ingaggiando una violenta battaglia contro Daesh. Tanto che solo nelle prime ore di scontri sono stati uccisi 38 miliziani. Parallelamente, sono in corso massicce operazioni di bonifica del quadrante ovest della città da mine e trappole esplosive, piazzate dallo Stato Islamico. Lo scopo era rallentare l’avanzata nemica e punire i civili che avessero tentato la fuga. Sempre a ovest, peraltro, lo Stato Islamico è stato cacciato dal villaggio di Cezra, in cui è stato trovato un tunnel imbottito di esplosivo.

A est le SDF puntano a conquistare il ponte al-Mansour per creare un corridoio verso la Città Vecchia

A est, invece, le SDF da al-Mukhtalta stanno puntando a sud della Città Vecchia. SI punta a cacciare Isis dalla zona e ad arrivare fino al ponte al-Mansour, al confine con Shahada. L’obiettivo è circondare la Città Vecchia, dove si è barricato il “core” dello Stato Islamico nella roccaforte. Inoltre, si vuole togliere ai jihadisti l’ultima via di fuga verso est in direzione di Deir ez-Zor. Quella a sud. Tutte le altre aree sono state sigillate dai combattenti siriani e non c’è possibilità di passaggio. Il Riprendere la zona del ponte è strategico anche per creare un corridoio a sud. Sia per il passaggio di militari e mezzi sia per evacuare più velocemente i civili dalle zone di conflitto.

A sud le forze del Manbij Military Council avanzano verso Faraj

Nel frattempo, le forze del Manbij Military Council avanzano a sud di Raqqa. Dopo aver cacciato Isis da al-Sahel e al-Kasra, stanno dirigendo verso Faraj, lungo la Halap ar-Raqqah Road. Una volta eliminato Daesh dalla zona, saranno alle porte della città e questa sarà stata completamente chiusa su 4 lati. Al loro lavoro si aggiunge quello delle Tiger Forces dell’esercito siriano (SAA), che operano nella zona sua della provincia, allargando la bolla di sicurezza. Nelle ultime ore hanno tolto allo Stato Islamico il villaggio di Sofyan, i pozzi petroliferi della zona e Ragam Hurah.

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