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Siria, FSA caccia Isis dal sud e obbliga i jihadisti a fuggire a Est

FSA ha combattuto per evitare che Isis si raggruppasse nella zona
In Siria Isis sta subendo pesanti sconfitte non solo nella zona di Raqqa. Ma anche a sud. Nelle ultime 2 settimane il Free Syrian Army (FSA) ha conquistato grandi porzioni di territorio nell’area. Da una parte obbligando Daesh a spostarsi verso Est e a Nord. Dall’altra, impedendo allo Stato Islamico di raggrupparsi vicino a Damasco e lungo i confini con la Giordania. Si teme, infatti, che i miliziani in fuga da Tabqa, Raqqa e Mosul in Iraq, stiano cercando di dirigersi verso zone sicure nel deserto siriano al confine con il paese di re Abdullah II. A proposito, l’FSA ha recentemente ricevuto rifornimenti per evitare che ciò potesse accadere.
L’offensiva FSA e quella SDF a Raqqa hanno reso obbligata la scelta di andare a Est
“Grandi aree del territorio sono cadute nelle nostre mani – ha spiegato a Reuters Talas al Salameh, il comandante di Osoud al Sharqiya, il più grande gruppo del FSA nella zona -. Isis è stato cacciato dopo 16 giorni di pesanti battaglie”. I miliziani Daesh “si erano posizionati in ex basi dell’esercito siriano, ben protette – ha proseguito -. Noi li abbiamo isolati e loro hanno cominciato a ritirarsi”. Però, a seguito dell’offensiva delle SDF in corso a nord, per conquistare Raqqa, i jihadisti dello Stato Islamico sono stati costretti a ripiegare a Est. Verso Deir ez-Zor e la Middle Euphrates Valley. Qui, infatti, si registra da qualche giorno un aumento improvviso di fondamentalisti.
Si teme che caduta Raqqa, i jihadisti Isis superstiti possano dirigersi verso la Giordania
L’FSA per cacciare Isis si è mosso in aree poco popolate da Bir Qassab fino ai confini con la Giordania e nel deserto di Badia. Nella zona è stato istituito un forte presidio per evitare che la caduta di Raqqa porti i miliziani Daesh in fuga verso il paese vicino. Infatti, la forza paramilitare ha conquistato il versante orientale delle montagne Qalamoun, a nord ovest di Qassab. Qui, i jihadisti dello Stato Islamico avevano un presidio importante. Questo, però, è stato abbandonato appena l’FSA ha cominciato a spingersi più verso nord. E i fondamentalisti, chiusi tra due fuochi, si sono diretti in massa verso l’unica via di fuga possibile: quella a est.