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Siria, è cominciata l’offensiva finale SDF anti-Isis a Raqqa

SDF attaccano Isis a sorpresa ad Al-Meshleb

E’ cominciata ufficialmente l’offensiva SDF anti-Isis a Raqqa. “Dichiariamo l’inizio della Grande Battaglia”, ha annunciato il portavoce del combattenti siriani, Talal Sello. I militari hanno dato il via alle manovre su 3 assi: settentrionale, orientale e occidentale. A est sono riusciti a entrare nella periferia della roccaforte Daesh, assaltando il sobborgo di Al-Meshleb. Inoltre, a nord dalle prime ore del mattino è stato lanciato un attacco in massa alla base della 17esima divisione. A ovest, infine, si sta combattendo lo Stato Islamico nella zona di Hawi al Hawa. Come anticipato l’offensiva è partita con un attacco multiplo in contemporanea per non dare ai miliziani la possibilità di reagire e organizzare le difese.

L’offensiva agisce con attacchi multipli in contemporanea a est, ovest e nord

Intanto, nella notte le SDF hanno liberato definitivamente da Isis i villaggi di Ednaniye, Bir Hashim, Segura e Rabia a nord ovest della città. Rimane, invece, per il momento sotto il controllo del Daesh l’area meridionale  a sud di Raqqa. Questa è stata volutamente lasciata da parte dai combattenti siriani. L’obiettivo, infatti, è dare ai miliziani dello Stato Islamico una specie di via di fuga dalla roccaforte verso est, in direzione di Deir ez-Zor. Ciò permetterà da una parte di ridurre il numero dei nemici nella città. Dall’altra di poter attaccare successivamente i jihadisti in campo aperto. E cioè con poche o nulle capacità di difesa degli estremisti e, soprattutto, senza che vi siano in zona civili. Un’azione di questo tipo, peraltro, è già avvenuta in occasione della liberazione della diga di Tabqa.

Per le manovre le SDF hanno ricevuto rinforzi, rifornimenti e mezzi anche dagli Usa

La quinta fase dell’operazione Wrath of Euphrates può contare su contingenti rinforzati SDF, a seguito del recente completamento dei corsi di addestramento di nuove reclute, e di  nuove armi, rifornimenti e mezzi. Questi, promessi dagli Usa, sono giunti nelle scorso ore nella provincia di Raqqa. Serviranno per combattere Isis al meglio, proteggendo allo stesso tempo la vita dei combattenti siriani. Daesh, invece, si trova in grande difficoltà. ha scorte molto limitate e non ha capacità di reazione. Di conseguenza, i miliziani dello Stato Islamico nella roccaforte sanno di avere le ore contate. Alcuni hanno scelto di combattere fino alla fine. Altri, invece, si stanno organizzando per fuggire dal corridoio sud.

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