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Siria, a Raqqa le SDF avanzano contro Isis sui 3 assi

A Raqqa si intensifica l’offensiva anti-Isis, anche grazie all’artiglieria dei Marines

Prosegue sui tre assi l’offensiva delle SDF contro Isis a Raqqa. A ovest i combattenti siriani hanno attaccato Daesh a Diriyah e Yarmouk, respingendo assalti dei jihadisti ad Hattin e Qadissiya. A est, invece, continuano alle manovre a Rawdah e a Rimeela. A sud, infine, è stato conquistato il villaggio di Husseiniya. Si prosegue inoltre lungo la Halap ar Raqqah Road verso est, in direzione di Deir ez-zor. L’obiettivo è bonificare tutti i centri abitati lungo l’infrastruttura fio a Ma’adan, dove c’è il bivio verso sud. Le operazioni sono supportate dall’artiglieria dei Marines, schierata a nord ovest e sud ovest della roccaforte, che bombarda le postazioni dello Stato Islamico nei vari quadranti della città.

A sud di Tabqa Isis perde l’autostrada Ithriyah-Raqqa e i villaggi fino ad Hama

A sud di Tabqa, le Tiger Forces dell’esercito siriano (SAA) hanno cacciato Isis sia dalle ultime zone della provincia di Aleppo sia dalla loro area di operazioni in quella vicina. A proposito, è stata completamente bonificata dalla presenza del Daesh l’autostrada Ithriyah-Raqqa. Inoltre, hanno messo in sicurezza alcuni villaggi sulle vicine alture del monte Shabith, dopo che i miliziani sono fuggiti. Conclusa l’operazione, il SAA si è diretto verso sud, al confine con Hama. Qui operano i Falchi del Deserto dell’esercito, che stanno avanzando contro lo Stato Islamico nell’area. Nelle ultime ore hanno preso Maksar asp Shamali e Rasm at Tinah. Le manovre a est Salamiyah sono condotte con carri armati T-72B, con GAZ Tigr e col supporto dei elicotteri militari russi.

Damasco invia rinforzi alle truppe a Deir ez-Zor, passando da Palmyra

Intanto, l’esercito siriano continua a inviare forze contro Isis anche verso Deir ez-Zor. Lo fa spostando uomini e mezzi dalla zona di Palmyra, riconquistata dal Daesh negli ultimi mesi. Damasco sa che a Raqqa la situazione è sotto controllo grazie alle SDF. Ciò che bisogna andare a colpire, invece, è l’ultima roccaforte dello Stato Islamico nel paese. Soprattutto sfruttando il momentum dovuto alla caduta di Mosul in Iraq. Il morale dei miliziani e sotto terra. Di conseguenza, bisogna approfittarne per togliere loro terreno.

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