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RDC, Kenyatta rinuncia a mediare tra Kinshasa e M23

Kenyatta rinuncia a mediare tra Kinshasa e M23. L’ex presidente del Kenya all’EAC: Schierate al più presto gli assetti militari nel North Kivu
Uhuru Kenyatta, l’ex presidente del Kenya che aveva cercato di mediare tra il governo della Repubblica Democratica del Congo (RDC/DRC) e il gruppo March 23 (M23), rinuncia. E’ stato lui stesso, infatti, a chiedere ai vertici della Comunità dell’Africa Orientale (EAC) di schierare al più presto i contingenti militari nel North Kivu, come stabilito dal summit dell’EAC del 9 febbraio. Kenyatta, forte del recente successo dei negoziati tra Addis Abeba e il Tigray People’s Liberation Front (TPLF) in Etiopia, era convinto di riuscire a portare anche Kinshasa e M23 a una quadra. Non a caso era più volte volato nel Paese per discutere con le parti. Gli ultimi eventi, tra cui il mancato rispetto dei ribelli Tutsi di ritirarsi dalle posizioni conquistate, hanno però complicato il quadro della situazione e impedito qualsiasi forma di negoziato.
Si attende il 16 febbraio per capire cosa faranno i ribelli Tutsi. Si rischia una carneficina
L’EAC ora ha concesso a M23 una settimana, che scadrà il 16 febbraio, per lasciare la regione. Poi, almeno secondo i piani, interverrà militarmente per cacciare il gruppo. Ciò, a patto che tutti gli uomini e assetti previsti siano schierati in campo. Inoltre, ancora non è chiaro cosa faranno i ribelli Tutsi. Di certo, invece, c’è che si rischia una carneficina nel North Kivu, a meno che non intervengano fattori improvvisi, che obblighino le parti a tornare al tavolo delle trattative. Fattori che al momento non sembrano apparire all’orizzonte. Inoltre, c’è l’incognita della postura che il Rwanda assumerebbe in caso di conflitto aperto. Kigali, accusata da Kinshasa di sostenere M23, potrebbe effettivamente supportare i ribelli. Soprattutto dopo le ultime aggressioni dalla RDC, caratterizzate da espulsioni immotivate e da violazioni dell’integrità territoriale. In quel caso, il conflitto non sarebbe più interno alla RDC, ma diverrebbe regionale con tutto ciò che comporta.