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Race for the Cure, la Difesa c’è anche dal Libano

La Difesa c’è, anche dal Libano, per la 24esima edizione di Race for the Cure. Esercito Italiano e Carabinieri hanno fornito supporto all’evento anche con la squadra delle Forze Armate “Una Acies”. A Shama i nostri militari hanno radunato runner di 17 Paesi di Unifil

La Difesa si è attivata per garantire la sua vicinanza e il contributo alla 24esima edizione di Race for the Cure, manifestazione di beneficenza per raccogliere fondi per l’avvio di nuovi progetti nella lotta ai tumori al seno. L’Arma dei Carabinieri e l’Esercito Italiano sono stati presenti al “Villaggio Race” allestito al Circo Massimo con personale e mezzi. Inoltre, l’Esercito ha fornito assetti logistici e sanitari, e ha promosso la squadra “Una Acies”, che raccoglie idealmente tutti gli appartenenti delle Forze Armate in “un’unica schiera”. Le iniziative dei nostri militari, però, non si sono fermate all’Italia. In Libano la Joint Task Force Sector West di UNIFIL (JTF-L SW) a guida italiana ha radunato per l’evento i peacekeeper di 17 nazioni dei 48 partecipanti alla Missione ONU presso la base del contingente italiana a Shama nel Sud del Libano. Tra i partecipanti ci sono stati, tra gli altri, il Deputy Force Commander, il generale Chok Bahadur DHAKAL; la dottoressa e parlamentare Inaya EZZ. DIN, il Qaimaqam di Tiro, Mohamed Ali JAFFAL; il Sindaco e Presidente delle Municipalità di Tiro, Hassan DBOUK, e altre Autorità locali.

La squadra “Una Acies” è anche in Libano. I militari italiani di UNIFIL radunano runners di 17 Paesi della forza ONU

“Chi affronta situazioni come quella per cui oggi corriamo è un grande esempio di come affrontare le difficoltà quando la vita colpisce duro, guardando avanti con fiducia, coraggio e speranza – ha sottolineato il generale Roberto Vergori, comandante del contingente italiano di UNIFIL -. La cultura della prevenzione deve essere una priorità per tutti e per tutto quando c’è in gioco il bene fondamentale della vita. Correre contemporaneamente ai tantissimi radunati a Roma – ha aggiunto l’alto ufficiale – azzera le distanze e ci unisce in una sola schiera (Una Acies), nella consapevolezza che insieme si è più forti. Con questo spirito operiamo con il massimo impegno nel Sud Libano per il mantenimento della sicurezza e stabilità, nell’ integrale aderenza al mandato dell’Onu, rivolgendo la massima attenzione e cura anche alle esigenze della popolazione locale. Siamo portatori di valori – ha concluso Vergori – oltre che sentinelle silenziose della pace”.

Photo Credits: Ministero della Difesa

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