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Pakistan, nuovo comandante dell’Esercito. Chi sono i candidati

In lizza ci sono Zubair Hayat, Ahmed Nadeem Ishfaq, Javed Iqbal Ramday e Qamar Javed Bajwa. Questi sono seguiti dai 3 outsider: Wajid Hussain, Najibullah Khan e Maqsood Ahmed, che però non hanno i titoli

In Pakistan il 29 novembre cambierà il comandante dell’Esercito. Il generale Raheel Sharif lascerà infatti il suo incarico dopo due anni. Chi sarà? I candidati sono 4: il favorito Zubair Hayat, seguito dal comandante dei Multan Corps, Ahmed Nadeem Ishfaq; dal capo dei Bahawalpur Corps, Javed Iqbal Ramday, e dall’ispettore generale per la Formazione, Qamar Javed Bajwa. Ci sono anche due outsiders e sono Wajid Hussain, presidente dell’Heavy Industrial Complex Taxila, e il direttore generale dello Stato maggiore congiunto, Najibullah Khan. I due, però, formalmente non sono qualificati per l’incarico, non avendo comandato un corpo d’armata. Fanalino di coda è il generale Maqsood Ahmed, consigliere militare presso le Nazioni Unite, anch’egli senza titoli. Peraltro, i quattro tenenti generali in lizza provengono tutti dal 62esimo dell’Accademia militare (PMA).

Zubair Hayat il favorito

Hayat viene dall’artiglieria dell’Esercito come Ashfaq Parvez Kayani, unica eccezione finora alla norma non scritta che vuole un fante al comando supremo. E stato direttore generale della divisione Piani strategici (SPD) del segretariato della NCA e comandante di corpo a Bahawalpur. Questi incarichi gli hanno permesso di lavorare a stretto contatto con il primo ministro Sharif e con il titolare delle Finanze, Ishaq Dar. Successivamente è stato a capo del direttorato degli (SD), dove ha avuto costanti contatti con il generale Kayani, di cui è diventato un protetto. Di contro ha che non ha mai operato in una zona di combattimento. Chi ha lavorato con lui, secondo fonti militari, lo considera un “workaholic” e un lettore vorace. Inoltre, in molti si ricordano la sua “memoria di ferro”. Zubai è figlio d’arte. Sia il padre sia due fratelli sono generali: il CEO delle Pakistan Ordnance Factories Wah, Omar Hayat, e il direttore generale Analisi dell’Inter-Services Intelligence (ISI), Ahmad Mahmood Hayat.

Ahmed Nadeem Ishfaq e Javed Iqbal Ramday

Ishfaq ha una carriera da manuale ed è uno degli uomini di fiducia del generale Sharif (lo ha nominato a capo dei Multan appena insediatosi). Ciò, in quanto il candidato ha contribuito alla campagna vittoriosa nel nord del Waziristan come direttore generale delle operazioni militari. Dalle manovre a Swat, Ishfaq è considerato anche il miglior pianificatore del Pakistan. I suoi detrattori, invece, lo descrivono come un personaggio servile e ottuso. Ramday, invece, ha diretto la National Defence University (NDU) a Islamabad. Anche lui ha combattuto a Swat ed è stato ferito da un cecchino. Da quel momento è stato spostato alla NDU dove ha ricoperto prima l’incarico di comandante e istruttore capo e poi presidente. E’ considerato uno degli “intellettuali” del gruppo, ma comunque un ufficiale capace e deciso. Sembra sia anche imparentato con il giudice della Corte suprema in pensione, Khalilur Rehman Ramday.

Qamar Javed Bajwa

Bajwa, infine, è un mistero. Guida nell’Esercito la stessa struttura di Sharif prima che quest’ultimo fosse scelto come comandante supremo. In passato è stato a capo del decimo corpo d’armata, il più grande dell’esercito del Pakistan, che ha la responsabilità della Line of Control (LoC) in Kashmir. Conosce, infatti, molto bene la zona anche se con l’India ha un rapporto ambivalente. Quando era comandante di brigata in una missione Onu in Congo, il suo superiore è stato il generale di New Delhi, Bikram Singh,poi diventato capo di stato maggiore dell’esercito. Con quest’ultimo i rapporti erano ottimi. Per i colleghi, Bajwa non cerca notorietà ed è ben considerato dalle sue truppe, con le quali mantiene ancora contatti. Non è un maniaco del protocollo e considera l’estremismo la più grande minaccia per il paese.

 

Il sito internet dell’esercito pachistano

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