skip to Main Content

Pakistan, il nuovo capo ISI è il generale Naveed Mukhtar

Il direttore dei servizi segreti è noto per il coraggio, ma anche la calma e i nervi saldi nelle situazioni difficili. Ha già guidato l’antiterrorismo.

Il generale Naveed Mukhtar è il nuovo direttore generale dell’Inter-Service Intelligence (ISI) del Pakistan. Prima di lui aveva ricoperto l’incarico il generale Rizwan Akhtar, nominato presidente della National Defence University di Islam­abad. Per l’alto ufficiale si tratta di un ritorno tra gli 007 del Pakistan. In passato aveva già fatto parte dell’ISI come capo dell’anti-terrorismo. Tra gli altri incarichi ricoperti da Mukhtar c’è quello di comandante del Quinto Corpo a Karachi, da settembre del 2014 a dicembre del 2016. In precedenza ha guidato una divisione meccanizzata ed è stato capo ufficio presso il direttorato Operazioni dell’Esercito. Il direttore di ISI ha frequentato il 68esimo corso dell’Accademia militare.

La carriera del neo direttore ISI

Successivamente Mukhtar, è stato assegnato alle forse corazzate del Pakistan. In particolare al 13esimo reggimento Lanceri, dove vi è rimasto fino al grado di maggiore. Inoltre, il direttore ISI ha frequentato diversi corsi. Tra questi quello di Stato maggiore a Quetta, la National Defense University di Islamabad e lo United States Army War College in Pennsylvania. Durante questo ultimo periodo si è distinto per un progetto di ricerca legato alla strategia. Titolo: “Afghanistan – Alternative Futures and their Implications”. Sembra che l’analisi sia stata particolarmente apprezzata, in quanto applica concetti innovativi a scenari possibili, ipotizzando soluzioni “futuristiche”.

La visione innovativa del generale Naveed Mukhtar sull’Afghanistan

Peraltro, sebbene la ricerca del generale Mukhtar sia stata redatta del 2011, è estremamente attuale ancora oggi. Tra le soluzioni per un futuro di pace in Afghanistan, viene proposto di inserire le fazioni moderate dei talebani come parte delle strutture di governance. Ciò in particolare nelle areee in cui hanno una forte influenza. In questo modo saranno gli stessi ex elementi dell’Emirato Islamico a legittimare le istituzioni di Kabul con la popolazione locale. La sua visione innovativa, unita al coraggio, alla calma e ai nervi saldi dimostrati nelle occasioni più difficili, gli hanno fatto guadagnare il rispetto di superiori e vertici politici in Pakistan. Nonché la stima e l’amicizia di alcuni alti ufficiali nelle forze armate Usa.

Back To Top