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Niger, Macron: il nostro ambasciatore “ostaggio” a Niamey

Macron: il nostro ambasciatore “ostaggio” a Niamey. Lo staff diplomatico francese in Niger è “chiuso” nella sede al pari dei soldati nelle basi. Nonostante le polemiche, però, la Giunta e Parigi negoziano

in Niger continua il braccio di ferro tra la Giunta e la Francia per la permanenza dell’ambasciatore Sylvain Itte, definito dal presidente Emmanuel Macron come “un ostaggio”. Il diplomatico e il suo staff, infatti non posso lasciare la sede per pericoli legati alla sicurezza e sono costretti a vivere nutrendosi di razioni militari. I golpisti, sostenuti da parte della popolazione, infatti, vogliono che lasci immediatamente il Paese africano. Parigi, invece, ufficialmente non riconosce l’autorità della Giunta e quindi si rifiuta di adempiere all’intimazione. In mezzo alla querelle ci sono circa 1.500 soldati francesi sulla cui partenza le due Nazioni stanno negoziando. L’ipotesi più accreditata al momento è che la maggior parte di loro lascino il Niger in quanto, comunque, impossibilitati oggi a portare avanti la loro missione e di conseguenza costretti a rimanere chiusi nelle loro basi con tutti i rischi che ciò comporta. Rimarrebbe, invece, un contingente limitato, in grado di garantire la protezione dell’ambasciata a Niamey e di agevolare una rapida esfiltrazione dalla Nazione, se necessario.

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