skip to Main Content

Nasce in Finlandia la prima area test per le navi a guida autonoma

Grazie alla Finlandia lo sviluppo delle navi a guida autonoma (USV) fa un ulteriore passo in avanti

Lo sviluppo delle navi a guida autonoma (USV) fa un ulteriore passo in avanti. Apre in Finlandia la prima area per testare imbarcazioni senza pilota o tecnologie legate esse. Dai sistemi di navigazione alla cybersecurity. La struttura si chiama Jaakonmeri Autonomous Maritime Test Area, ed è controllata dalla DIMECC Ltd.. La zona è sita sulle coste scandinave, a largo della municipalità di Eurajoki. Si tratta di un rettangolo di circa 17,85 chilometri per 7,10. è stata scelta in quanto permette di testare la navigazione in diversi scenari, compresi quelli che prevedono la presenza di ghiaccio in mare. Inoltre, si sta lavorando per implementare la connettività nel quadrante e per sviluppare servizi, che permettano di acquisire informazioni più ampie e dettagliate sui test delle imbarcazioni.

Come funziona l’area test Jaakonmeri

Per accedere alla “pista marina” bisognerà presentare richiesta alla DIMECC, inviando la documentazione in cui si spiegano i motivi. Lo spazio può essere affittato per un minimo di una settimana fino a un massimo di sei. Le prime sperimentazioni sulle navi a guida autonoma sono previste nella primavera del 2018. Sembra anche che Jaakonmeri offra una robusta cybersecurity, per evitare che ci possa essere il rischio di incidenti con le imbarcazioni. Sarà lì, però, che i progettisti testeranno le difese informatiche dei sistemi automatizzati. A proposito, verranno simulati scenari di attacchi o di parziale compromissione, per valutare come l’AI a bordo risponderà.

La Cina è già al lavoro per produrre navi cargo comandate dal’AI

Allo stesso modo dei veicoli senza pilota, da tempo si ragiona sulla possibilità di applicare il processo al settore navale. In particolare a quello commerciale. A proposito, la Cina recentemente ha lanciato la prima alleanza per lo sviluppo di una flotta di cargo a guida autonoma. A crearla sono state la China Classification Society (CSS) e l’HNA Technology Logistics Group. L’obiettivo dichiarato è diventare pionieri nell’adattare l’industria navale ai rapidi cambiamenti del mercato e delle tecnologie. La collaborazione, a cui sono invitate altre aziende a partecipare, mira a creare standard tecnologici e normativi, valutare gli impatti ambientali e offrire servizi alle industrie. Scopo finale è commercializzare navi con equipaggio al minimo, comandate integralmente dai computer. Peraltro, secondo le stime, la prima imbarcazione senza pilota dovrebbe essere consegnata entro il 2021. Resta da capire di che tipo di cybersecurity sarà dotata per resistere alle crescenti aggressioni informatiche globali.

Il debutto della prima nave a guida autonoma norvegese dovrebbe avvenire nel 2018

Anche la Norvegia è avanti nel settore delle navi a guida autonoma. Entro la fine del 2018 potrebbe essere varata la Yara Birkeland. L’imbarcazione sarà completamente automatizzata. Ciò grazie a una combinazione tra GPS, radar, videocamere e sensori di bordo. Il costo stimato è di 25 milioni di dollari. Nei primi viaggi, per sicurezza, ci sarà anche un equipaggio che interverrà in caso di emergenza. Poi, però, l’intera ed esclusiva gestione della nave passerà all’Intelligenza Artificiale (AI) entro il 2020 secondo il programma.

Back To Top