Gli esperti di cybersecurity di CERT-AgID rilevano 5 malware: AgentTesla, Quakbot, Quasar, Ursnif e Avemaria. Il phishing e lo smishing puntano le banche.
Mozambico, a ISWAP si aggiungono i pericoli degli schemi piramidali

In Mozambico a ISWAP si aggiungono i pericoli degli schemi piramidali. Allarme della Banca Centrale di Maputo: C’è una proliferazione di questi sistemi, grazie alle promesse di grandi guadagni. Rivolgetevi solo gli intermediari autorizzati
In Mozambico c’è una nuova emergenza, che si aggiunge alla minaccia di ISWAP a Cabo Delgado: quella delle truffe finanziarie. Lo denuncia la Banza Nazionale di Maputo, preoccupata in particolare per la proliferazione degli schemi piramidali nel Paese africano. In una nota recente, l’istituto avvisa che c’è un elenco di soggetti abilitati all’esercizio di intermediazione finanziaria e che chi non ne fa parte “svolge abusivamente l’attività di prelievo di depositi presso il pubblico, che giuridicamente costituisce reato”. In generale, si legge nel testo, “le istituzioni che operano illegalmente nell’area finanziaria aderiscono allo schema delle piramidi finanziarie”. L’entità del fenomeno non è stata resa nota, ma se la Banca Nazionale ha diffuso una nota pubblica significa che comincia ad assumere una diffusione rilevante nella Nazione.
Come funzionano gli schemi piramidali
La Banca Nazionale del Mozambico avvisa che i sistemi piramidali “sono schemi commerciali fraudolenti, caratterizzati dalla promessa di guadagni in denaro a breve termine, solitamente sotto forma di interessi sugli importi depositati. Questi tassi di interesse sono spesso molto più alti della media del mercato e aumentano man mano che più depositanti sono attratti dalle persone coinvolte. Tuttavia, man mano che la piramide cresce, come risultato della fiducia dei depositanti nel sistema, non ci sono soldi per pagare tutti e alla fine la maggior parte è in perdita. Pertanto, il ricorso a tali soggetti rappresenta un rischio elevato e può comportare gravi perdite per gli interessati, in quanto non soggetti ad obblighi informativi ea limiti prudenziali che li tutelano”.