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Libia, senza esclusione di colpi la “guerra” politica tra il GNA e Haftar

Endorsement a sorpresa dal ministro degli Esteri designato, Mohammed Sayala, al generale islamista. Insorge l’HCS che chiede provvedimenti.

In Libia è guerra aperta tra il Governo di autorità nazionale (GNA) e quello del generale Haftar sul versante politico. Prima c’è stata la querelle per il controllo di Sirte. Come sindaco era stato nominato Mukhtar Al-Maadani, considerato vicino al comandante islamista. La risposta del GNA e delle forze fedeli non si è fatta attenere. I comandanti militari delle brigate Al-Bunyan Al-Marsoos hanno scelto il brigadier Ahmed Abu Shahma come governatore militare della città costiera. Ciò a seguito dei timori che Al-Madaani possa consegnare Sirte nelle mani dell’operazione “Dignità” di Haftar. Nelle scorse ore si è aggiunta una polemica sulle affermazioni del ministro degli Esteri designato, Mohammed Sayala. Questo ha descritto alla tv “Erem News” Haftar come legittimo “maresciallo”. “Tutte le fazioni militari – ha aggiunto – devono unirsi sotto il suo comando”.

Il comunicato di condanna dell’HCS

L’Alto Commissariato di Stato (HCS) della Libia ha condannato le affermazioni di Sayala in modo netto. “È strano che abbia dato un riconoscimento di questo tipo ad Haftar, mentre quest’ultimo non non ha ancora riconosciuto l’accordo politico libico (LPA)”, si legge in una nota dell’HCS. Il testo, peraltro, aggiunge anche che Sayala ha distolto lo sguardo dalle affermazioni del portavoce delle forze di Haftar. Questo aveva chiesto esplicitamente di destabilizzare Tripoli e di minare la sua sicurezza. “Queste dichiarazioni vanno contro l’LPA – prosegue il comunicato -. Costituiscono, inoltre, una minaccia all’unità nazionale. Fanno aumentare la tensione e scuotono la sicurezza in tutta la Libia”.

Per l’HCS Sayala ha “scaricato” brigate Al-Bunyan Al-Marsoos dopo vittoria a Sirte

L’Alto Commissariato di Stato della Libia imputa al ministro degli Esteri designato anche la colpa di aver “scaricato” le delle brigate Al-Bunyan Al-Marsoos. Ciò, nonostante queste abbiano perso oltre 700 combattenti per sradicare l’Isis da Sirte. A seguito di tutti questi elementi, l’HCS chiede al Consiglio presidenziale del governo di fare chiarezza sulle sue posizioni in relazione alle affermazioni di Sayala. Inoltre, si auspica che questo prenda le misure necessarie affinché episodi di questo tipo non avvengano più.

 

L’articolo sulla guerra di nomine alla guida politico-militare di Sirte

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