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Libia, Sarraj potrebbe aiutare la Cirenaica contro il coronavirus

Sarraj potrebbe aiutare la Cirenaica contro il coronavirus. L’HCS aveva chiesto al GNA assistenza concreta per le municipalità a Est per affrontare il COVID-19. L’idea è in discussione a Tripoli, in quanto porterebbe benefici anti-Haftar

Fayez Sarraj potrebbe aiutare i territori orientali della Libia ad affrontare l’emergenza coronavirus, nonostante questi siano controllati da Khalifa Haftar. E’ quanto si sta discutendo a Tripoli, dopo la richiesta dell’Alto Consiglio di Stato (HCS) al GNA di fornire sostegno alle municipalità dell’Est contro il COVID-19. Il presidente dell’HCS, Khaled Al-Mishri, ha inviato una lettera al Consiglio Presidenziale in cui si esorta ad aiutare le municipalità in Cirenaica, e soprattutto quelle al confine, per affrontare la pandemia. Non con assistenza finanziaria, ma piuttosto sul versante medico e degli equipaggiamenti. Ciò, nonostante le forze occidentali e l’LNA continuano a combattersi. L’idea, che in un primo momento sembrava una follia, nel tempo però è stata riconsiderata. Anche perché potrebbe contribuire a togliere altro sostegno al Generale, peraltro “in casa” dove sembra che il consenso sia già oggi gestito con le armi e imposto.

Intanto, i soldati occidentali e l’LNA continuano ad attaccarsi. Epicentri degli ultimi scontri sono Abu Grein, Aziziyah, Zuwarah, Witiya e Bani Walid. Gli equilibri, comunque, rimangono invariati

Intanto, sul terreno, GNA e LNA continuano ad attaccarsi ma senza spostare gli equilibri. Dopo tempo, Aziziyah è tornata nel mirino delle truppe di Haftar, che puntano a isolare Tripoli. Queste hanno attaccato anche le forze di Sarraj, che cercavano di avanzare sull’asse orientale, nell’area di Abu Grein. Infine, stanno tentando di avvicinarsi alla capitale sull’asse di Abu Salim. I soldati occidentali, invece, hanno distrutto convogli di armi e munizioni per gli uomini del Generale a sud di Bani Walid ed effettuato strike a margine di Zuwarah per bloccare un’offensiva nemica. Infine, continuano a combattere presso la base aerea di Witiya, ma per il momento le difese di Bengasi tengono. Peraltro, sembra fosse proprio questo l’obiettivo del presunto missile RIM-66 E, lanciato dalla Fregata turca a largo di Sabratha. In origine, invece, si riteneva che il bersaglio fosse un drone dell’LNA. Sull’evento, comunque, ancora non ci sono conferme ufficiali.

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