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Libia, Sarraj attacca Haftar all’Aeroporto internazionale e a Qasr Ben Ghashir

Il GNA di Sarraj ha lanciato un nuovo attacco a sorpresa contro l’LNA all’aeroporto internazionale di Tripoli e a Qasr Ben Ghashir
Le forze di Fayez Sarraj riprendono ad attaccare in modo violento l’LNA all’aeroporto internazionale di Tripoli e a Qasr Ben Ghashir. Nelle scorse ore, i soldati del GNA hanno conquistato quattro postazioni strategiche all’entrata della città e hanno avanzato sulla strada che collega lo scalo con la capitale libica. L’area era sotto pressing da tempo, ma nell’ultimo periodo i soldati si erano limitati a mantenere le postazioni acquisite per spingere su altri assi. In particolare a Gharyan e nella vicina Al Urban, oggetto di offensive di Khalifa Haftar. I miliziani del Generale, però, sono stati respinti e praticamente cacciati dall’area. Nella regione a est dell’altopiano, infatti, sono ancora in corso combattimenti ma gli uomini del Generale stanno ripiegando in massa. Grazie a ciò, e che quindi l’ultima rotta di rifornimento dell’uomo forte della Cirenaica al momento è bloccata, il GNA ha dato il via all’attacco a sorpresa.
Haftar bombarda ancora lo scalo di Mitiga, ma è sempre più in crisi. Ha perso i capi delle milizie alleate di Tarhuna e la sala operativa della base aerea di Al-Jufra. Ciò si traduce in minor supporto sul terreno e nei cieli
Haftar, invece, come era previsto ha effettuato nuovi bombardamenti contro l’aeroporto di Mitiga. Ciò, anche se lo scalo è momentaneamente chiuso e tutto il traffico aereo civile è dirottato su Misurata. Il Generale sta cercando disperatamente di distruggere i centri di comando e controllo dei droni pro-Sarraj, che impediscono ai rinforzi e ai rifornimenti di raggiungere la prima linea dell’LNA a sud di Tripoli. Peraltro non può fare altro, in quanto sta perdendo ogni giorno assetti strategici. Nelle scorse ore è stata distrutta la sua sala operativa presso la base aerea di Al-Jufra. In precedenza sono stati uccisi dall’operazione Volcano of Rage ad Ain Zara i capi della milizia alleata di Tarhuna: Mohsen Al-Kani e suo fratello Abdeladeem. Ciò significa per lui minor supporto sul terreno e a livello aereo. La base, infatti, gestiva tutte le sortite sul nemico.