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Libia, proteste anti-Salamè a Bengasi dopo le critiche alle manovre di Haftar a sud

Ghassan Salamè e UNSMIL non piacciono a parte della popolazione di Bengasi. Proteste in città nel giorno in cui la missione ONU in Libia discuteva con le autorità locali sull’apertura di un ufficio in città

A Bengasi UNSMIL, la missione ONU in Libia, sembra non piacere. Almeno a parte della popolazione, che ha inscenato una manifestazione in strada. Peraltro, proprio nel giorno in cui una sua delegazione si è recata nella città per discutere della probabile apertura di un ufficio nella roccaforte di Khalifa Haftar. I dimostranti, poche decine, hanno chiesto che Ghassan Salamè lasci l’incarico per “negligenza intenzionale”. La sua “colpa” sarebbe quella di non essere obiettivo, ma di propendere per il Consiglio Presidenziale (PC) guidato da Fayez Sarraj. Peraltro, durante il corteo sono stati bruciati diversi poster con il volto del capo di UNSMIL. L’evento, con ogni probabilità, è stato organizzato da parte di sostenitori del Generale. Fino a poco tempo fa, infatti, Salamè era considerato autorevole, ma recentemente ha criticato l’operazione dell’LNA nel sud del paese africano. A quel punto, secondo il portavoce di Haftar, “è diventato parte della crisi”.

UNSMIL e gli amministratori di Bengasi hanno parlato anche di cooperazione e sostegno alle organizzazioni internazionale. Presenti all’evento esponenti di varie sigle, dal WFP alla WHO, passando per l’IOM

Comunque, la manifestazione a Bengasi non ha impedito alla delegazione di UNSMIL di compiere il suo lavoro. Il gruppo ha discusso con il Comitato direttivo della città sulla finalizzazione delle procedure per l’apertura di un ufficio della missione. Inoltre, le parti hanno valutato come sostenere il lavoro delle organizzazioni internazionali nella roccaforte di Haftar e come migliorare i programmi di cooperazione, nell’ambito del piano di risposta umanitario in Libia per il 2019. All’evento, oltre ai rappresentanti ONU e a quelli del paese africano, hanno partecipato anche Samer Abdul-Jabbar del World Food Program (WFP), Jafar Hussein della World Health Organization (WHO) ed esponenti dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM). A breve si dovrebbe tenere un incontro tecnico per definire i dettagli operativi circa la nuova sede di UNSMIL.

Photo Credits: Libya Observer

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