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Libia, presto l’ONU nominerà un nuovo inviato speciale

Le Nazioni Unite nomineranno presto un nuovo inviato speciale per la Libia. La missione UNIFIL è stata appena rinnovata per un anno, ma manca ancora il vertice politico da marzo
Le Nazioni Unite nomineranno presto un nuovo rappresentante speciale per la Libia. Lo fanno sapere fonti ONU a Difesa e Sicurezza, dopo che il Consiglio di Sicurezza ha esteso di un anno il mandato della missione UNSMIL. Dalle dimissioni di Ghassan Salamé a marzo, infatti, la comunità internazionale non era riuscita a mettersi d’accordo su un nome comune e i pochi “papabili” da parte di tutti avevano rinunciato. Di conseguenza, complice anche la recrudescenza del conflitto tra Khalifa Haftar e Fayez Sarraj, la questione era diventata di secondo piano. Oggi, invece, la situazione si è ribaltata, grazie alla tregua con Agila Saleh. Per la prima volta, infatti, non si registrano combattimenti da tempo e le due regioni hanno cominciato a dialogare per porre fine alla crisi.
Secondo fonti ben informate sarà scelto prima dei prossimi colloqui a Ginevra. Soprattutto se Sarraj si dimetterà davvero e gli alleati di Haftar allenteranno il pressing
Peraltro, a ottobre si terrà a Ginevra la prossima tornata di negoziati intra-libici. Fonti ben informate fanno sapere che il segretario generale ONU, Antonio Guterres, sta lavorando notte e giorno affinché ci possa essere un nuovo inviato speciale per quella data. Soprattutto se saranno confermate le dimissioni di Sarraj dal GNA. A quel punto si allenterà anche il pressing degli alleati di Haftar e ci potrà essere davvero lo spazio per porre le basi su un cessate il fuoco duraturo e la ripresa del percorso politico. Di conseguenza, ci dovrà essere una figura stabile delle Nazioni Unite, garante del processo. Un primo passo in questo senso è stato già fatto, sdoppiando i vertici di UNSMIL. Con l’inviato speciale che avrà la responsabilità politica, a cui sarà affiancata un’altra figura più operativa.